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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Assalto a lungomare e parchi cittadini

BRINDISI - La giornata festiva e il bel tempo fanno riversare centinaia di brindisini sul lungomare Regina Margherita (dove gli operai hanno lavorato anche oggi) e nei parchi, dove si registrano un paio di note stonate.

BRINDISI - Il bel tempo e la giornata di festa hanno convinto centinaia di brindisini a riversarsi lungo la costa, oppure nei parchi Di Giulio e Cillarese (anche se quest’ultimo non è ancora aperto) e sul lungomare Regina Margherita. Una bella giornata di festa, con buone e cattive notizie.

IL LUNGOMARE. La buona notizia è che sul lungomare Regina Margherita, come testimonia la nostra fotografia, i lavori sono continuati anche oggi, segno che l’Amministrazione ha impresso una accelerata finalizzata a chiudere il cantiere quanto prima. Sembra che il tratto che va dal bar Betty a Palazzo Montenegro sia ormai quasi pronto per l’inaugurazione, mentre servirà almeno un altro mese per vedere a buon punto i lavori in corso nel tratto che dal bar arriva fino a piazza Vittorio Emanuele.

Come già detto nei giorni scorsi, appare prematuro esprimere giudizi sulla bellezza del progetto, ma una cosa è certa: il volto del lungomare è notevolmente migliorato rispetto al passato, e “l’invasione dei tavolini” dovrebbe contribuire a rendere ancor più suggestiva la passeggiata.

I PARCHI. Il Cillarese non è ancora aperto al pubblico, ma è da settimane ormai che tutti ci entrano per passeggiare o correre. Ovviamente è accaduto anche oggi, ma ad un certo punto «sul pavet delle piste ciclabili è comparsa anche un'auto», racconta Tiziana Zecca. C’è stato qualche momento di tensione tra alcuni frequentatori del parco e l’autista del mezzo, che era in compagnia di una bimba. «A chi ha chiesto spiegazioni in merito alla presenza dell’auto, l’uomo ha risposto così: "Qui non ci dovreste essere voi, io sono impiegato della ditta che qui sta ultimando i lavori e posso venire in auto quanto mi pare». L'auto però non recava il nome di alcuna società, e solitamente non ci si reca a lavoro con i bambini.

Consueto pienone invece al parco Di Giulio: un’isola felice in una città problematica. Uniche due note stonate: il bar interno ancora chiuso (perché il Comune ancora non riesce ad affidarlo a privati) e i campetti di calcetto e basket desolatamente vuoti, perché chiusi malgrado il giorno di festa (ma qui la colpa non è certo del Comune, ma della parrocchia San Vito che ha in gestione gli impianti sportivi).

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