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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Assalto al Cie di Restinco con pietre e bombe carta: 16 anarchici in questura

Un gruppo di anarchici ha preso d’assalto nel pomeriggio di oggi (31 ottobre) il Cie di Restinco. Intorno alle ore 16, circa 20 persone hanno raggiunto la struttura a bordo di diverse auto e hanno cominciato a lanciare petardi, fumogeni e sassi verso l’interno dell’edificio, prendendo di mira i locali in cui si trovavano i militari assegnati al centro di accoglienza

BRINDISI – Un gruppo di anarchici ha preso d’assalto nel pomeriggio di oggi (31 ottobre) il Cie di Restinco. Intorno alle ore 16, circa 20 persone hanno raggiunto la struttura a bordo di diverse auto e hanno cominciato a lanciare petardi, fumogeni e sassi verso l’interno dell’edificio, prendendo di mira i locali in cui si trovavano i militari assegnati al centro di accoglienza, che attualmente ospita una quarantina di migranti, nell’ambito dell’operazione Strade sicure.

Gli stessi militari hanno chiesto ausilio alla polizia. Sul posto, nel giro di pochi minuti, si sono recati gli agenti della Digos e diversi equipaggi della Sezione Volanti.

Le forze dell’ordine, dopo un breve inseguimento sulla strada statale 7 per Taranto, sono riuscite a fermare e condurre in questura 16 individui (11 uomini e 5 donne, tra i 20 e i 30 anni), quasi tutti della provincia di Lecce, sequestrando uno striscione recante la scritta "A fuoco i Cie". Almeno in quattro sono riusciti a far perdere le tracce. 

Nei giorni scorsi, per le strade della città era stato affisso un manifesto di solidarietà agli immigrati recante la scritta: "Ancora una volta il centro di Restinco merita la devastazione, contro repressione e sfruttamento, solidarietà a tutti i rifugiati che si ribellano col fuoco, contro i lager dell'accoglienza e tutte le strutture di repressione. Solidarietà ai ribelli, fuoco al Cie". 

Aggiornamento - Tutti i manifestanti condotti in questura (13 leccesi, uno di Asti e uno di Taranto) sono stati denunciati a piede libero. Le accuse contestate sono a vario titolo: vilipendio alle forze armate, adunata sediziosa, accensioni ed esplosioni pericolose, manifestazione non autorizzata e istigazione a disobbedire le leggi. 

Non è escluso che si tratti delle stesse persone che domenica scorsa raggiunsero il Cie di Restinco, lanciano delle biglie contenenti fogli di carta con indicazioni per fuggire dalla struttura, che ha riaperto lo scorso 6 ottobre. Anche oggi, fra l’altro, ai migranti è stato mostrato lo stesso numero di telefono. Complessivamente sono stati sequestrati due striscioni e dei volantini con scritte riconducibili agli ambienti dell’anarchia. 

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