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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Assalto all'Ipercoop: "Sembrava volessero spaccare il mondo"

"Urlavano come animali, sembrava volessero spaccare il mondo". Una giovane commessa del negozio Lovable ha ancora il viso segnato dall'emozione. Lei, così come decine di persone, fra clienti e dipendenti, che stamattina si trovavano all'interno dell'Ipercoop, si è nascosta dietro a un bancone non appena ha visto tre banditi fare irruzione nella galleria principale dell'ipermercato

BRINDISI – “Urlavano come animali, sembrava volessero spaccare il mondo”. Una giovane commessa del negozio Lovable ha ancora il viso segnato dall’emozione. Lei, così come decine di persone, fra clienti e dipendenti, che stamattina si trovavano all’interno dell’Ipercoop, si è nascosta dietro a un bancone non appena ha visto tre banditi fare irruzione nella galleria principale dell’ipermercato situato all’imbocco della strada statale 7 per Taranto, dirigendosi verso la gioielleria “Follie d’oro”. “All’improvviso – racconta la testimone – ho sentito un frastuono.Rapina all''Ipercoop, i poliziotti sul posto-2

All’inizio pensavo che un carrello si fosse infranto contro una vetrina. Dopo qualche secondo ho capito che c’era una rapina. Con dei clienti che si trovavano all’interno del negozio, ci siamo subito accovacciati. Poi abbiamo cercato riparo nel retrobottega, da dove non siamo usciti fino a quando non abbiamo capito che la situazione di pericolo era rientrata. Sono stati momenti terribili. Ho visto una donna che insieme al marito correva all’esterno”. 

A detta della commessa, l’assalto si è protratto per una decina di minuti: “E’ stato lunghissimo. Sembrava non finire mai”. Da una prima ricostruzione dell’accaduto, i delinquenti hanno raggiunto il parcheggio dell’Ipercoop “Le Colonne” poco prima delle 10, a bordo di un’Alfa Romeo (presumibilmente una Mito). Uno è restato al volante del veicolo. I suoi complici, con volto coperto da passamontagna, sono entrati nel locale. Uno reggeva un grosso martello, l’altro impugnava un fucile. Si sono diretti di Rapina all''Ipercoop, il martello e una parte della refurtiva abbandonata sul posto 2-2corsa verso l’obiettivo: la gioielleria “Follie D’Oro” appunto, situata vicino al negozio Zara, a poche decine di metri dall’ingresso. 

In quel momento, all’interno dell'esercizio si trovavano due giovani dipendenti e una cliente intorno ai 50 anni. “Appena abbiamo visto quelle persone col passamontagna – dichiara quest’ultima, ancora sotto schock – non abbiamo esitato un solo istante a nasconderci nel retro-bottega. Da lì, abbiamo sentito rumore di vetri infranti, urla. E’ stato un inferno. Per fortuna non ci hanno fatto del male”. 

Mentre i banditi rompevano con il martello le teche di vetro, facendo manbassa di couvet pieni di articoli di bigiotteria (per lo più anelli, braccialetti e orecchini) si scatenava il panico anche nell’area dell’ipermercato destinata alla vendita di prodotti alimentari. La gente in fila alle casse con i carrelli pieni di merce è stata subito invitata a mettersi al sicuro attraverso un’uscita di sicurezza. Il caos regnava sovrano. C’era chi non voleva abbandonare i carrelli. Qualcuno si è abbandonato al pianto. 

Da quanto appurato, sembra che i malfattori abbiano fatto un paio di volte la spola fra la macchina e la gioielleria per caricare quanti più couvet Rapina all''Ipercoop, il martello e una parte della refurtiva abbandonata sul posto, la refurtiba abbandonata all'esterno-2possibili. Durante la fuga, però, preso dalla concitazione, uno di loro è inciampato, abbandonando un contenitore con braccialetti e orecchini a ridosso della porta girevole d’ingresso, oltre al martello. Una parte del bottino è stata rinvenuta anche nell’area esterna dell’Ipercoop. 
Una volta a bordo dell’Alfa, mentre le pattuglie di carabinieri e polizia convergevano sul posto, i balordi pare abbiano imboccato la strada complanare che conduce a Mesagne (ma non si può escludere che si siano immessi sulla superstrada). Arrivati all’altezza di Restnco, stando ad alcune testimonianza raccolte dagli investigatori, la banda ha fatto inversione di marcia, dirigendosi verso Brindisi. Per questo, si presume che si tratta di gente residente nel capoluogo. 

Le forze dell’ordine hanno subito chiuso la principale porta di ingresso del centro commerciale, per assicurarsi che la scena non venisse contaminata. I poliziotti della squadra mobile diretti dal vicequestore Alberto Somma, in sinergia con i poliziotti della sezione volanti e i carabinieri della compagnia di Brindisi diretti dal tenente Luca Morrone (all’esterno dell’Ipermercato era presente anche una pattuglia della polizia provinciale), hanno immediatamente raccolto le testimonianze delle vittime e di alcune persone che hanno assistito ai fatti, alcune delle quali soccorse dal personale del 118 a causa dell’enorme spavento riportato.

La galleria è piena di telecamere di sorveglianza, le cui immagini sono già acquisite dalla Mobile, che si occupa delle indagini. Gli esperti delle Scientifica hanno repertato la refurtiva disseminata lungo la via di fuga e il martello, nella speranza di risalire alle impronte digitali dei rapinatori. Il bottino, da quanto riferito dalle forze dell’ordine, dovrebbe aggirarsi intorno ai 600 euro. 

L’ipermercato ha aperto i battenti cinque anni fa. In questo arco temporale è stato al centro di diversi taccheggi e, nell’agosto 2013, anche di un assalto in grande stile al caveau posto sul retro. E’ la prima volta, però, che qualcuno ha la sfacciataggine di assaltarlo in pieno giorno, davanti a centinaia di persone.  

Aggiornamento - I poliziotti della squadra mobile hanno trovato l’auto utilizzata per l’assalto armato. Si tratta di un’Alfa Romeo Giulietta di colore nero (in un primo momento si presumeva potesse trattarsi di una Mito). Il veicolo è stato trovato in serata in un casolare situato nelle campagne che si snodano dalla strada statale 7, nei pressi dell'ipermercato Auchan. L'auto risulta rubata a Carosino (Taranto) un paio di giorni.

Le foto della rapina all'Ipercoop

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