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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Via Bezzecca

Assalto in tabaccheria: padre e due figli arrestati dopo lungo inseguimento

Fermati dai carabinieri i presunti autori della rapina perpetrata intorno alle ore 20 ai danni della tabaccheria di via Bezzecca. Si tratta di un padre e dei suoi due figli, residenti a Tuturano

BRINDISI – Sono stati arrestati i presunti autori della rapina perpetrata intorno alle ore 20 di giovedì (22 febbraio) ai danni della tabaccheria di via Bezzecca, al rione Santa Chiara. Si ratta di Cosimo Leo, 39 anni, e dei figli Andrea Leo, 21, e Alessio Leo, 19. 

Questi sono stati fermati dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Brindisi e dell’Aliquota di Pronto intervento al LEO Cosimo, classe 1979-2culmine di un rocambolesco inseguimento che si è protratto per una decina di chilometri sia per le strade del centro che in periferia. Alla fine i fuggitivi, a bordo di una Fiat Punto rubata lo scorso 15 febbraio a Carovigno, sono stati bloccati in un canalone che costeggia la strada provinciale 81, in direzione Mesagne.

Video: i rilievi dopo la rapina

I tre hanno fatto irruzione all’interno dell’esercizio commerciale armati di coltello e pistola, impossessandosi di una macchinetta cambia soldi contenente la somma si circa 1500 euro e di 7mila euro in banconote, per poi fuggire a bordo dell'auto. ma padre e figli sono stati intercettati circa circa cinque minuti dopo la rapina dalle pattuglie del Nor–Aliquota Radiomobile e Aliquota di Primo Intervento. I rapinatori sono stati inseguiti lungo le strade interpoderali limitrofe alla strada Tuturano-Mesagne, fino ad essere raggiunti in località Cerrino, a 10 km di distanza dalla tabaccheria. 

LEO Alessio, classe 1999-2L'inseguimento e la cattura

Durante le fasi concitate dell'inseguimento, conclusosi dopo che il conducente dell'auto in fuga ne ha perso il controllo terminando la corsa in un canale di scolo, si sono disfatti della pistola utilizzata, di parte della refurtiva e dell'ingombrante dispositivo “cambia soldi”, successivamente rinvenuto, lanciato contro i mezzi militari nel tentativo di evitare la cattura. 

All'interno dell'auto, i carabinieri hanno rinvenuto tre passamontagna, un guanto in lattice e vari LEO Andrea, classe 1997-2indumenti utilizzati dagli stessi per camuffarsi nel corso della rapina. Fondamentale, dopo la commissione dell'evento delittuoso, è risultata la cooperazione fra  centrali operative di polizia e carabinieri. La sala operativa della questura di Brindisi ha segnalato tempestivamente l'evento alla centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri, che ha attivato le pattuglie dell'Arma sul territorio. Le ricerche finalizzate a recuperare l'intero bottino e le armi utilizzate sono tuttora in corso. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati nella casa circondariale di Brindisi, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Foto arresto LEO 02-2

Il supporto delle Api

Determinante durante le fasi cruciali dell'inseguimento e della cattura dei malviventi è stato l'apporto fornito dalle Api (Aliquote di Primo Intervento) che fanno perno sulla struttura territoriale dell'Arma. Si tratta di personale proveniente dai nuclei radiomobili che svolge uno specifico corso addestrativo di formazione della durata di 4 settimane, direttamente coordinato dagli istruttori del Gis Carabinieri.

Foto A.P.I. (2)-2

Il corso prevede specifiche nozioni di combattimento in ambiente urbano oltre all'addestramento al tiro statico e dinamico con dotazioni d'armamento specifico. Le Api. sono idonee a fronteggiare con rapidità e risolutezza minacce impegnative ed improvvise anche di natura terroristica, scopo per cui sono state create. Permanentemente schierate in 16 capoluoghi di provincia in ambito nazionale, oltre che nei due Reparti dei cacciatori di Calabria e Sardegna, sono poste sotto il comando del locale comandante provinciale dei carabinieri.

Articolo aggiornato alle ore 13,05

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