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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico

Assedia 2 anziani coniugi fingendosi funzionario Inps: denunciato un impostore

Prima è entrato all’interno della loro abitazione fingendo di essere il funzionario dell’Inps. Poi ha tampinato il marito anche in strada, lo ha pedinato mentre andava al bar e con un sotterfugio è riuscito nuovamente a piombare nel suo appartamento, mandando nel panico la moglie. Grazie al tempestivo intervento dei poliziotti, sono stati denunciati due truffatori

BRINDISI – Prima è entrato all’interno della loro abitazione fingendo di essere il funzionario dell’Inps. Poi ha tampinato il marito anche in strada, lo ha pedinato mentre andava al bar e con un sotterfugio è riuscito nuovamente a piombare nel suo appartamento, mandando nel panico la moglie. Grazie al tempestivo intervento dei poliziotti del commissariato di Ostuni al comando del vicequestore Franco Angiuli, è stato colto sul fatto un truffatore  che,  con la complicità di un altro individuo, fra il 30 settembre e ieri (1 ottobre) aveva preso di mira una coppia di anziani coniugi residente nel centro storico della Città Bianca. I due sono stati denunciati per tentata truffa in concorso, sostituzione di persona e altro. Si tratta di C.D., 51 anni, di Casalnuovo (Napoli) e D.D., 29 anni, di Napoli.

E’ iniziato tutto nel primo pomeriggio di mercoledì, quando C.D. ha bussato all’abitazione di un 88enne A.B., dicendo di essere un funzionario dell’Inps che doveva chiedere dei chiarimenti sulla sua posizione contributiva. Una volta entrato in casa, ha chiesto anche all’anziano di regolarizzare con la consegna di denaro contanti, alcuni pagamenti non effettuato. Nonostante le insistenze, l’anziano ha fiutato puzza di bruciato e con l’aiuto della consorte 85enne, fra urla e spintoni, è riuscito ad allontanare l’impostore, minacciando di far intervenire suo figlio. Ma il malfattore, per tutta risposta, gli ha fatto presente che il giorno successivo si sarebbe ripresentato.

E in effetti così è stato. Intorno alle ore 9,30 di ieri, mentre si recava al bar per fare colazione, l’86enne è stata avvicinato nuovamente dallo stesso C.D., stavolta non nei panni di funzionario dell’Inps, ma di un agente di commercio che chiedeva una somma di denaro a titolo di contropartita per un non meglio precisato elettrodomestico per la preparazione domestica del caffè. L’anziano, avendolo riconosciuto, ha glissato ed è entrato nel bar.

Ma non è finita lì, perché anche all’esterno dell’attività commerciale, mentre rientrava in caso, il malcapitato è stato nuovamente avvicinato e pedinato da C.D., che ha insistito sulla necessità di farlo salire in casa, per parlare con il figlio. A quel punto la vittima ha acconsentito alle insistenti richieste del campano.

Ma un conoscente dell’86enne, insospettito da quell’individuo che lo assediava, ha contattato il figlio, il quale a sua volta ha chiesto l’intervento della polizia attraverso il 113. Quando gli agenti del commissariato hanno raggiunto l’appartamento, hanno ascoltato le urla della moglie dell’86enne, che aveva visto piombare il truffatore nella sua camera da letto.

Le forze dell’ordine, grazie alla testimonianza dei coniugi, sono subito riuscite a ricostruire i fatti. E dopo una serie di ulteriori accertamenti hanno rintracciato il complice di C.D.: un 29enne che si trovava a bordo di una Fiat 500 L (ultimo tipo). All’interno della vettura, fra l’altro, sono state trovate anche un paio di micro-telecamere, sul cui utilizzo e sulla cui provenienza i due denunciati non hanno saputo dare alcuna spiegazione. Sono state avviate quindi delle indagini per far luce anche su questa vicenda e per appurare se nel recente passato non si siano verificate altre truffe analoghe nella Città Bianca e nei comuni limitrofi. 

Il commissariato, ad ogni modo, mette in guardia i pensionati dai truffatori, ricordando che l’Inps non manda dipendenti a casa per rimborsi, controlli della posizione pensionistica o, men che meno, per la sostituzione di banconote false erroneamente date. In più circostanze, infatti, le direzioni Inps hanno reso noto che a nessun titolo i dipendenti dell’Istituto sono autorizzati richiedere, accettare o consegnare a domicilio somme di danaro. Chi dovesse ricevere eventuali visite a domicilio da parte di “funzionari” o incaricati di qualsivoglia ente previdenziale/assistenziale sono pregati di segnalarne la presenza al 113/112, agli Uffici Inps competenti.

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