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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

“Assenteismo al Comune”: il pm chiede l’archiviazione

Sotto inchiesta era finito anche il sindaco Giuseppe Margheriti, di recente ai domiciliari con l’accusa di corruzione nel blitz partito da Taranto: in venti erano stati destinatari di avvisi di garanzia per truffa e peculato, tra assenze e uso di auto di servizio e carburante

ERCHIE – Chiuse le indagini, il pm ha chiesto l’archiviazione per i dipendenti del Comune di Erchie, inizialmente sotto inchiesta per assenteismo con l’accusa di truffa e peculato per l’uso delle auto di servizio e dei buoni benzina. Richiesta di restituzione degli atti, per infondatezza della notizia di reato è stata avanzata anche nei confronti del sindaco, Giuseppe Margheriti, ai domiciliari per corruzione nel filone su presunte tangenti contestate dall’Antimafia nel procedimento partito da Taranto.

giuseppe salvatore margheriti-2La richiesta di archiviazione porta la firma del sostituto procuratore Valeria Farina Valaori e arriva a distanza di sei mesi dei provvedimenti interdittivi con sospensione dal servizio, notificati dai finanzieri lo scorso 8 febbraio ad alcuni degli indagati. All’esito degli interrogatori di garanzia, il gip Stefania De Angelis, revocò la misura accogliendo l’istanza presentata dai difensori, a cominciare dal penalista Raffaele Missere. La decisione spetta allo stesso gip.

“Attendo la decisione del giudice”, dice Missere, difensore anche del primo cittadino. “Ho sempre avuto fiducia nella magistratura e l’esito degli accertamenti delegati alla guardia di finanza ne è la dimostrazione”.

L’inchiesta della Guardia di Finanza è partita da una segnalazione di un dipendente con contratto part time, e si articolava in due filoni con venti indagati al momento: da un lato l’assenteismo e dall’altro il peculato in relazione all’uso di buoni benzina del Comune e auto di servizio, una Lancia Lybra e una Dacia, per usi personali e non già istituzionali, stando alle ipotesi contestate inizialmente. Condotta penalmente rilevante era stata contestata anche al sindaco Giuseppe Margheriti, espressione di una coalizione di centrodestra con Forza Italia in testa, al suo vice Chiara Saracino e al presidente del Consiglio comunale Ivan Volpe.

I finanzieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno  ricostruito “cinque mesi di condotte dei dipendenti, tra i quali figurano anche responsabili di settore che in orario di servizio, dopo aver registrato la propria presenza, si allontanavano in modo sistematico e pressoché quotidiano dal posto di lavoro". Sono stati pedinati dai militari e ripresi dalle telecamere nascoste dal 12 dicembre 2015 sino al 17 gennaio dell’anno successivo. "Inoltre, le attività investigative hanno permesso di appurare anche un uso privato di veicoli di proprietà dell’ente nonché un indebito utilizzo delle schede carburanti per il rifornimento dei propri automezzi”, era scritto nell’informativa. 

Nell'altro filone d'inchiesta legato all'accusa di corruzione per due episodi di presunte richieste di tangenti, il sindaco resta ai domiciliari dopo che il Riesame ha confermato la misura cautelare eseguita dagli agenti della Mobile, ma continua a sostenere di essere assolutamente estraneo ai fatti e aspetta di essere ascoltato dal pm Alessio Coccioli titolare del fascicolo dell'Antimafia.

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