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Cronaca

Associazione finalizzata al traffico di droga: 4 arresti tra Brindisi e San Pietro

Smantellato un presunto giro di spaccio di cocaina, destinata anche alla provincia di Lecce. L'indagine dei carabinieri, coordinati dalla Dda salentina, ha svelato il "canale albanese" di approvvigionamento

BRINDISI - Dalle prime ore del giormo di oggi, lunedì 6 febbraio, a Brindisi e San Pietro Vernotico, i carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Brindisi, con il supporto del nucleo cinofili di Modugno (BA), hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Lecce, Giulia Proto, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia (Dda), nei confronti di quattro persone, raggiunte da custodia cautelare in carcere, indagate per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Sono 21 in tutto gli indagati.

E' stata disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di Tiziano Di Gioia (49 anni, nato a Brindisi, residente a Tuturano); Andrea Di Gioia (45 anni, nato a Brindisi, residente a San Pietro Vernotico); Rocco Panettieri detto "Daniele" (46 anni, nato a San Pietro Vernotico, residente a Brindisi); Giuseppe De Falco (36 anni, nato a San Pietro Vernotico, residente a Brindisi).

L’attività di indagine, condotta dalla Dda della Procura della Repubblica di Lecce, avviata a febbraio 2019 con la Procura della Repubblica di Brindisi, trae origine dalle dichiarazioni rese da un collaboratore di giustizia, in relazione a episodi di usura e spaccio di sostanze stupefacenti a Brindisi. L’attività ha ipotizzato un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con al vertice due uomini della frazione Tuturano di Brindisi.

La complessa attività d’indagine, condotta dal nucleo investigativo dei Carabinieri, ed effettuata sotto la costante guida della Dda di Lecce, si è sviluppata con il ricorso ad attività tecniche e ha permesso di effettuare numerosi riscontri con sette persone arrestate in flagranza, diversi sequestri per circa 3,5 chili di cocaina, sequestro di armi (due fucili a canne mozze) nonché il rinvenimento e sequestro di ingenti somme di denaro. L’attività ha inoltre permesso di ipotizzare stretti legami dei due promotori dell’associazione con personaggi di spicco e referenti di zona di varie località della provincia di Brindisi e Lecce; risalire ai soggetti ritenuti vicini ai due presunti promotori dell’associazione (Andrea e Tiziano Di Gioia), che li avrebbero coadiuvati nello spaccio di sostanza stupefacente, in particolare, il padre dei due, ritenuto verosimilmente il custode del denaro contante, provento dell’attività di spaccio e altri soggetti presunti corrieri e custodi della sostanza stupefacente per conto dei due (Giuseppe De Falco e Rocco Panettieri), anche loro raggiunti dalla misura cautelare; delineare le modalità di approvvigionamento dei due presunti referenti brindisini, i quali si sarebbero riforniti di cocaina sfruttando principalmente il “canale albanese” attraverso: consegne di ingenti somme di denaro, sempre con le stesse modalità, a soggetti albanesi autisti di bus di linea, che avrebbero trasportato il denaro in Albania; la consegna dello stupefacente ai due fratelli all’interno di un’area di servizio in disuso, da parte di tir provenienti dall’estero.

Lo stoccaggio dello stupefacente sarebbe avvenuto in un momento successivo con la consegna da parte dei due fratelli agli altri due indagati tratti in arresto che si ritiene provvedessero a prelevare lo stupefacente, nascondendolo all’interno delle rispettive abitazioni in campagna.

La cocaina, a seconda della richiesta, sarebbe stata poi prelevata dalle abitazioni dei due custodi e successivamente trasferita ai due fratelli che avrebbero poi rifornito la rete di spaccio nelle province di Brindisi e Lecce.

Articolo aggiornato alle 10:40 (nomi degli arrestati)

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