rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Carovigno

Carovigno, compravendita di voti: assolti Massimo Lanzilotti e Francesco Leoci

Le difese smontano il teorema accusatorio. Assoluzione con formula piena nei confronti dell'ex sindaco e dell'ex presidente del consiglio comunale, giudicati in abbreviato

BRINDISI – Assolti l’ex sindaco di Carovigno, Massimo Lanzilotti, e l’ex presidente del consiglio comunale di Carovigno, Francesco Leoci. Questa la sentenza emessa nel primo pomeriggio di oggi (venerdì 21 gennaio) nei confronti dei due imputati che avevano scelto di essere giudicati con rito abbreviato nell’ambito del processo scaturito dall’operazione Reset, inchiesta della Dda di Lecce e della Procura di Brindisi su una presunta compravendita di voti in occasione delle elezioni amministrative del 2018 e sulla gestione del parcheggio dell'area marina protetta di Torre Guaceto.

Massimo Lanzilotti e Francesco Leoci-2

Lanzilotti e Leoci (insieme nella foto in alto), difesi dagli avvocati Cosimo Lodeserto, Claudio Consales e Gianvito Lillo, erano accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. Lanzilotti doveva rispondere anche di corruzione elettorale. L’accusa aveva formulato richieste di condanna pari a 5 anni a carico dell’ex sindaco e a 4 anni e 6 mesi nei confronti dell’ex presidente del consiglio comunale. 

Stando al teorema accusatorio, alcuni imputati avrebbero condizionato la tornata elettorale del 2018, a favore di Lanzilotti. Nel giugno 2020 il gip rigettò la richiesta di misure cautelari personali nei confronti di Lanzilotti e Leoci, per assenza di gravi indizi di colpevolezza. Rispetto ad allora non sono emersi fatti nuovi. Le difese, anzi, hanno smontato le ipotesi accusatorie, facendo cadere tutti gli addebiti contestati ai loro assistiti. I due sono stati infatti assolti con formula piena, perché il fatto non sussiste. 

Questa inchiesta ha avuto un ruolo importante nello scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale di Carovigno deciso nel marzo 2021 (nel frattempo una crisi politica scoppiata nel mese di dicembre 2020 aveva indotto Lanzilotti a dimettersi da primo cittadino), su proposta del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Nella vicenda sono coinvolti altri sette imputati che saranno giudicati con rito ordinario. 

Lanzilotti: "Una sentenza che ritabilisce verità e giutizia in una città"

"Assoluzione piena perché il fatto non sussiste - commenta Lanzilotti - è questa la sentenza di questo pomeriggio che finalmente ristabilisce verità e giustizia a una intera città! Dopo un anno di silenzio e riserbo per la situazione incresciosa in cui ci siamo ritrovati l'emozione e la gioia sono infinite. Mai avrei immaginato tante difficoltà come quelle che hanno caratterizzato il mio mandato, fino alla sua brusca interruzione. Ma una cosa è certa: non avrei mai potuto deludere e ingannare i miei concittadini. È stata dura ma alla fine ha vinto la verità. Ringrazio i legali Cosimo Lodeserto, Gianvito Lillo, Claudio Consales che hanno difeso me e Francesco Leoci in questo processo penale. Ringrazio la mia famiglia e le tante persone che come sempre mi sono vicine e che non mi hanno fatto mancare tutto il loro affetto in quella che fino a poco fa è stata una terribile vicenda". 

Il gruppo consiliare "Con Emiliano" commenta: "Come gruppo consiliare, esprimiamo grande soddisfazione per l’esito delle indagini: eravamo sicuri dell’assoluzione dei due imputati e fiduciosi verso la giustizia". "L’epilogo positivo per gli amministratori e per l’intera comunità, sicuramente provata dall’inchiesta, può rappresentare un importante avvio di lavori per dare ai cittadini una guida in continuità con la precedente amministrazione e all’altezza delle sfide odierne. Si riparta da qui per rilanciare con nuovi stimoli presente e futuro di Corovigno”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Carovigno, compravendita di voti: assolti Massimo Lanzilotti e Francesco Leoci

BrindisiReport è in caricamento