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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Assunzioni nel Leccese per Brindisi". Comune invaso dai disoccupati

BRINDISI – E dopo i sit-in nei pressi del cancello di Palazzo di Città, l'occupazione e il blocco della Monteco, arriva anche l''occupazione della Sala “Mario Marino Guadalupi” da parte dei circa cento disoccupati brindisini. I manifestanti hanno occupato la sala in mattinata annunciando che protesteranno ad oltranza fino a quando il Comune non assumerà una posizione precisa sulla vertenza. A sostenere la protesta i Cobas. I disoccupati chiedono di lavorare nella Monteco, l'azienda che si occupa del servizio d'igiene urbana in Città, al posto di un gruppo di dipendenti leccesi che la stessa azienda avrebbe assunto di recente.

BRINDISI – E dopo i sit-in nei pressi del cancello di Palazzo di Città, l'occupazione e il blocco della Monteco, arriva anche l''occupazione della Sala “Mario Marino Guadalupi” da parte dei circa cento disoccupati brindisini. I manifestanti hanno occupato la sala in mattinata annunciando che protesteranno ad oltranza fino a quando il Comune non  assumerà una posizione precisa  sulla vertenza.  A sostenere la protesta i Cobas. I disoccupati chiedono di lavorare nella Monteco, l'azienda che si occupa del servizio d'igiene urbana in Città, al posto di un gruppo di dipendenti leccesi che la stessa azienda avrebbe assunto di recente.

Assunzioni di lavoratori che, è venuto fuori dopo  l’assemblea dei manifestanti che giovedì scorso hanno incontrato  l’assessore provinciale alle Politiche del lavoro Enzo Ecclesie - dice Bobo Aprile dei Cobas -, “non sarebbero stati spostati a Brindisi da altri cantieri Monteco, come l’azienda ha sempre sostenuto, ma sarebbero stati assunti tra novembre e dicembre 2010 per essere mandati a Brindisi a svolgere le loro mansioni”. Da questo discende la decisione di occupare la sala di rappresentanza del Comune. I manifestanti respingono l'idea che l'occupazione sia dettata da forme di campanilismo o razzismo ma non accettano quella che per loro è l’ennesima beffa nei confronti della città.

E così chiedono al Comune di assumere una posizione precisa.  Secondo i manifestanti sarebbe stata violata la parte del capitolato d’appalto in cui si vieta espressamente l’assunzione, a qualsiasi titolo, di ulteriore personale dal momento della firma dell’accordo. La protesta nel corso della giornata non è mai cessata. I disoccupati sono ancora asserragliati nella sala “Guadalupi”, e probabilmente ci resteranno per tutta la notte. Intendono proseguire ad oltranza fino a quando qualcuno non deciderà di ascoltarli.

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