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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Attentato contro caposquadra Monteco, la guerra dei rifiuti continua

BRINDISI – Riprende la strategia dell’intimidazione mafiosa all’interno del personale che svolge il servizio di raccolta rifiuti a Brindisi, dallo scorso anno alle dipendenze della società Monteco. Dopo un apparente periodo di calma, alle 2,15 del mattino di ieri è stata data alle fiamme l’auto di un caposquadra Monteco, il brindisino Cosimo Di Campi, uno che svolgeva attività sindacale nel Cobas e nel Comitato dei lavoratori, gruppi che sin dall’inizio si erano dissociati dalla guerriglia avviata contro l’azienda dai sindacati confederali, dall’Ugl e da altre sigle, durata a lungo e segnata da numerose denunce a carico di vari partecipanti ai blocchi del servizio.

BRINDISI – Riprende la strategia dell’intimidazione mafiosa all’interno del personale che svolge il servizio di raccolta rifiuti a Brindisi, dallo scorso anno alle dipendenze della società Monteco. Dopo un apparente periodo di calma, alle 2,15 del mattino di ieri è stata data alle fiamme l’auto di un caposquadra Monteco, il brindisino Cosimo Di Campi, uno che svolgeva attività sindacale nel Cobas e nel Comitato dei lavoratori, gruppi che sin dall’inizio si erano dissociati dalla guerriglia avviata contro l’azienda dai sindacati confederali, dall’Ugl e da altre sigle, durata a lungo e segnata da numerose denunce a carico di vari partecipanti ai blocchi del servizio.

Il Cobas e il Comitato dei lavoratori non sono mai stati accondiscendenti con Monteco, ma di fatto sono su un’altra posizione, che punta al confronto senza pregiudizi. Cosimo Di Campi era uno di quelli che la società salentina aveva ritenuto meritevole dell’affidamento di responsabilità superiori, designandolo come caposquadra. Una cosa che per alcuni non è un elemento di merito, ma di demerito perché automaticamente qualifica come sostenitore delle politiche aziendali. Se Di Campi ha avuto problemi per questo, lo sta accertando la Digos della questura, che ha aggiunto anche il fascicolo dell’attentato a quelli che ormai formano una corposa indagine sulle vicende della nettezza urbana a Brindisi.

Si va dai blocchi del periodo di boicottaggio al piano industriale di Monteco, alla scoperta del traffico di rifiuti speciali caricati sugli autocompattatori di Monteco mimetizzati sotto i rifiuti urbani ordinari, agli incendi di cassonetti attuati da dipendenti del servizio di raccolta, alle foto di Totò Riina e Bernardo Provenzano trovate dalla polizia nella sala piazzalisti del capannone Monteco.

L’attentato contro l’auto di Cosimo Di Campi è avvenuto in via Aleandro, al rione Sant’Angelo. Ignoti hanno accuratamente cosparso di benzina il cofano motore della station wagon del caposquadra Monteco, poi sono fuggiti. Le fiamme hanno distrutto completamente la parte anteriore della vettura, lambendo anche la veranda al primo piano dell’abitazione. Ma all’attentato non sono seguiti né comunicati di condanna da parte sindacale, né attestazioni di solidarietà nei confronti del lavoratore preso di mira, tranne che dal Cobas. E questo è un altro sintomo del fatto che in Monteco l’aria è rimasta pesante.

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Il Comunicato del Cobas di solidarietà a Di Campi

Il sindacato Cobas del Lavoro Privato esprime la   totale solidarietà  a Cosimino Di Campi, operaio della Monteco ed iscritto ai Cobas al quale hanno incendiato la  macchina nella notte tra lunedì 17 e martedì 18, parcheggiata sotto casa. Il sindacato Cobas può solo affermare che il nostro iscritto Cosimino Di Campi è stato l’alfiere di una fiera opposizione alla gestione del settore della raccolta dei rifiuti nel periodo gestito da Innovambiente. Ricordiamo che la Innovambiente  negli ultimi mesi della sua gestione  aveva toccato il fondo non pagando più gli stipendi ai lavoratori e negando loro il pagamento della liquidazione. All’ingresso della Monteco nella gestione della raccolta dei rifiuti urbani Cosimino Di Campi ha saputo sottrarsi, insieme ad uno sparuto gruppo di lavoratori, ad una iniziativa di sciopero finito peggio di come era cominciato con gravi ricadute sui lavoratori. In seguito le sue capacità personali lo hanno portato ad assumersi responsabilità organizzative sul tema della raccolta differenziata. Insieme ad un manipolo di lavoratori ha cominciato a realizzare, condominio dopo condominio, la raccolta differenziata che oggi comincia a segnare una percentuale significativa. Proprio con Cosimino Di Campi e gli altri nostri iscritti abbiamo discusso in queste settimane di dare una forte risposta alla Monteco “approfittando” dello sciopero nazionale del 28 gennaio. Lo sciopero del 28 gennaio avrà al centro per Brindisi la richiesta già inoltrata da mesi alla Monteco di assumere personale brindisino al posto di quelli inviati in città, provenienti da Campi Salentina con la scusa delle ferie. I tanti Cosimino Di Campi, iscritti ai Cobas, sono  fortemente convinti che una buona raccolta differenziata porterà con sé i frutti di una maggiore occupazione per i giovani brindisini. Il sindacato Cobas di fronte a questo avvenimento riconferma il proprio impegno a non voler tornare indietro ai tempi bui di una gestione che ha solo procurato danni ai lavoratori e all’intera città.

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