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Cronaca Francavilla Fontana

Sotto la divisa da vigile, il gatto e la volpe: "Con 10mila euro si sistema tutto"

Sotto la divisa la stessa attitudine dei taglieggiatori professionisti a far soldi con le tangenti. La divisa, per dirla tutta, come mezzo per riuscire meglio nell'impresa, utilizzata per incutere ancor più timore nella vittima, per infondergli la paura di incappare in multe o sequestri, pur senza alcun presupposto.

FRANCAVILLA FONTANA - Sotto la divisa la stessa attitudine dei taglieggiatori professionisti a far soldi con le tangenti. La divisa, per dirla tutta, come mezzo per riuscire meglio nell’impresa, utilizzata per incutere timore nella vittima, per infondergli la paura di incappare in multe o sequestri, pur senza alcun presupposto. 

Rientro amaro dalle ferie, oggi, per due vigili urbani in servizio a Francavilla Fontana (Brindisi) che sono stati arrestati e posti ai domiciliari per il reato Cristofaro Capobianco-4di concorso in concussione per costrizione per aver chiesto denaro a un piccolo imprenditore, minacciando sequestri in danno di una parte dell’azienda in cui erano state rilevate irregolarità “inesistenti” secondo gli investigatori.

Stamani a carico dei due pubblici ufficiali, Cristofaro Capobianco (nella foto a destra) e Giuseppe Di Geronimo (nella foto in basso a sinistra), entrambi di 47 anni, è stata eseguita dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana una ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Maurizio Saso su richiesta del pm Milto Stefano De Nozza. Gli episodi finiti sotto la lente degli investigatori risalgono a meno di un anno fa, al dicembre del 2013.

A quanto accertato, attraverso la coraggiosa denuncia della vittima, che ha anche registrato le richieste dei due poliziotti municipali, costoro avrebbero fatto intendere che il piazzale di una società di rivendita di auto usate fosse irregolare e avrebbero poi specificato al commercialista dell’azienda, che ha fornito indicazioni utili per la ricostruzione dei fatti, che con il versamento di una somma pari a 10mila euro poi diventati 2mila, non vi sarebbero state conseguenze di sorta. Somme non di piccola entità, in grado di compromettere la salute di una piccola azienda, specie in tempi di crisi.

Giuseppe Di Geronimo-2In realtà non v’era proprio nulla da “aggiustare”, nonostante il “gatto e la volpe” della polizia municipale facessero intendere l’esatto contrario. I carabinieri del Norm di Francavilla hanno approfondito e verificato che il piazzale dell’autodemolizione era ed è perfettamente a posto. Va da sé che, anche qualora non lo fosse stato, non è certo con una percentuale “ad personam” per vigile urbano che si sarebbe dovuta risolvere la questione. La vittima ha denunciato e gli va riconosciuto che la sua è stata una condotta esemplare: in casi come questo  scegliere di ribellarsi è sicuramente il percorso più impervio. Il senso di impotenza nei confronti di chi da agente municipale appare più tutelato di altri potrebbe condurre alla sottomissione. Ma non è così che va a finire.

Lo ha sottolineato durante la conferenza stampa di oggi anche il procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi: "E' questa solo la punta dell'iceberg. Speriamo di individuare anche la base. Da qualche tempo la nostra procura presta particolare attenzione alla realtà di Francavilla Fontana, città in cui si sono verificati in passato diversi delitti". 

Questa operazione è a tutti gli effetti la dimostrazione dell’inflessibilità degli inquirenti brindisini con chi delinque, ma ancor più con chi lo fa indossando una divisa, con chi dovrebbe rappresentare le istituzioni e invece si comporta da criminale comune. Una inflessibilità che incoraggia a Il sostituto procuratore Milto De Nozzaschierarsi dalla parte della legalità 

Se i due vigili avessero agito allo stesso modo anche in altre circostanze non è ancora chiaro, ma certamente sarà oggetto di altre e articolate indagini. Se quella di andare in giro a recuperare denaro facile fosse un’abitudine o si sia trattato invece un caso isolato, lo si comprenderà in seguito, sperando che a quella dell’imprenditore coinvolto in questa vicenda, si aggiungano altre segnalazioni. Di sicuro, per il pm De Nozza (nella foto a destra) e il gip Saso, c’è il rischio concreto che la coppia potesse tornare all’attacco, magari mirando a un altro bersaglio. I due vigili avevano alla fine abbandonato l’idea di incassare soldi dal rivenditore d’auto, avevano forse fiutato il pericolo. Per l’accusa, comunque sia, l’azione concussiva è stata del tutto consumata. Mediante “abuso di potere”. 

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