Avvocato civilista di Brindisi denunciato da cliente e notaio
“Appropriazione indebita dell’indennizzo dell’assicurazione incassato per conto di un minore e falso”. Al professionista notificato anche un avviso di conclusione indagine per il mancato versamento delle somme ottenute per un automobilista
BRINDISI – Doppia denuncia per un avvocato del foro di Brindisi, civilista, specializzato nelle pratiche conseguenti a incidenti stradali e vendite immobiliari: è stato querelato da un suo cliente e da un notaio, entrambi del capoluogo per due vicende tra loro collegate, venute a galla di recente.
L’incidente stradale
Il cliente sostiene che il legale si sarebbe appropriato di somme per 15mila euro, riconosciute da una compagnia di assicurazione, a conclusione del giudizio incardinato dinanzi al giudice di pace di Brindisi, dopo un incidente stradale in cui rimase coinvolto il figlio non ancora maggiorenne, nel 2015. Per ottenere il risarcimento dei danni al minore, il padre si sarebbe rivolto al civilista. A conclusione del giudizio, dopo lo svolgimento della perizia medico-legale, l’avvocato - stando alla denuncia – non avrebbe riversato la somma. Neppure dopo l’autorizzazione del giudice tutelare, trattandosi di minore.
A quel punto, il brindisino ha deciso di rivolgersi a un altro avvocato per cercare di capire cosa fosse successo: ha dato conferito incarico alla penalista Daniela d’Amuri che, per conto del cliente, ha sporto denuncia depositata in Procura nella mattinata di oggi, venerdì 22 dicembre 2017. L'avvocato d'Amuri ha chiesto che venga ricostruita la vicenda per evidenziare i profili di responsabilità penale ascrivibili al civilista del foro di Brindisi.
Il notaio
Dal fascicolo relativo allo stesso incidente stradale del minore, sarebbe venuto a galla dell’altro, oggetto del secondo esposto in Procura, presentato da un notaio di Brindisi. Quest’ultimo avrebbe scoperto che il civilista avrebbe utilizzato carta intestata del suo studio per chiedere alla compagnia di assicurazione di liquidare la somma riconosciuta a titolo di indennizzo in favore di una donna: nell’atto sarebbe stata indicata come la madre del minore, in realtà quella donna altri non sarebbe se non la madre dello stesso avvocato civilista. Il notaio avrebbe precisato di non aver mai autorizzato quell’atto. Da qui l’ipotesi di falso, in aggiunta a quella di appropriazione indebita.
L’avvocato civilista risulta già indagato in altri procedimenti penali aperti dalla Procura di Brindisi dopo denunce presentate con riferimento a pratiche di indennizzo per sinistri stradali. Non più tardi di una settimana fa, gli è stato notificato l’avviso di conclusione indagine per un risarcimento pari a 35mila euro, somma che secondo l’accusa sarebbe stata incassata per conto di un cliente e mai riversata