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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Banda della Audi A6 nera: lunedì gli interrogatori di convalida dei cinque arrestati

Compariranno lunedì mattina alle 10 per l’udienza di convalida davanti al giudice delle indagini preliminari Maurizio Saso, i quattro brindisini e il sanvitese arrestati nella giornata di venerdì dai poliziotti del commissariato di Ostuni in un capannone abbandonato di contrada Iannuzzo, nel corso di un blitz

BRINDISI – Compariranno lunedì mattina alle 10 per l’udienza di convalida davanti al giudice delle indagini preliminari Maurizio Saso, i quattro brindisini e il sanvitese arrestati nella giornata di venerdì dai poliziotti del commissariato di Ostuni in un capannone abbandonato di contrada Iannuzzo, nel corso di un blitz legato ad indagini su una catena di spaccate avvenute in quattro province. Si tratta di Sebastiano Manni di 39 anni, Rocco Roma di 22 anni, Roberto Papa Sgura, di 27 anni, e Marco Vitale di 25 anni, tutti di Brindisi e già noti alla giustizia, e di Lorenzo Zurlo di 47 anni, di San Vito dei Normanni.

A Zurlo, nel frattempo, il pm Giuseppe De Nozza ha concesso la restituzione del Fiat Doblò e dei duemila euro sequestratigli dalla polizia, perché beni estranei al possesso della droga rinvenuta sotto il sedile di guida (mezzo chilo di hascisc), bensì connessi all’attività lavorativa dello stesso Zurlo. Il sanvitese, difeso dagli avvocati Andrea D’Agostino e Gianmarco Lombardi, è stato denunciato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e possesso illegale di armi (due fucili rinvenuti durante la perquisizione domiciliare).

I quattro brindisini sono stati invece denunciati per furto e ricettazione in ordine a 60 chili di sigarette nascoste nel sito dove si è svolto il blitz, tra San Vito e Brindisi, e falso materiale in relazione alle targhe camuffate montate sulla famigerata Audi A6 SW nera su cui la banda si spostava per i colpi. All’interno dell’Audi, in uso a uno dei brindisini gli agenti al comando del commissario capo Gianni Albano hanno trovato passamontagna e una vasto campionario di attrezzi da scasso, dalla mazza ferrata alla bombola di gas per fare saltare l’involucro blindato dei bancomat.

Manni è difeso da Laura Beltrami, Roma da Claudio Marrazza, Papa da Giuseppe Guastella, Vitale da Simona Attolini. Al momento vi sono state ammissioni sono per un grosso furto da 20mila euro prevalentemente in sigarette ai danni di una tabaccheria di Salice Salentino. Ma gli investigatori ritengono che la lista dei colpi attribuibili alla banda sia in realtà piuttosto lunga.

La polizia ritiene anche che l’incontro tra Zurlo e i quattro brindisini presso il capannone abbandonato di contrada Iannuzzo, interrotto dal blitz di venerdì scattato dopo tre giorni di appostamenti, fosse finalizzato allo scambio tra il mezzo chilogrammo di hascisc e i 60 chili di sigarette di provenienza furtiva. Resta da capire chi siano i personaggio che sono rimasti al momento nell’ombra.

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