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Cronaca

Banditi al forno. Per 30 euro

SAN VITO DEI NORMANNI – Ventiquattr’ore di tregua. Giusto il giorno di Natale. E i rapinatori di turno tornano in azione appena riaprono le attività commerciali, gli unici bancomat accessibili alla criminalità micro o macro che sia, anche per soli 30 miserabili euro. A farci le spese, come al solito, è chi si spacca la schiena dalla mattina alla sera anche alla veneranda età di 79 anni.

SAN VITO DEI NORMANNI – Ventiquattr’ore di tregua. Giusto il giorno di Natale. E i rapinatori di turno tornano in azione appena riaprono le attività commerciali, gli unici bancomat accessibili alla criminalità micro o macro che sia, anche per soli 30 miserabili euro. A farci le spese, come al solito, è chi si spacca la schiena dalla mattina alla sera anche alla veneranda età di 79 anni.

Dopo la vigilia di Natale “col botto” a Brindisi per l’assalto  fortunatamente fallito alle Poste centrali - con il ferimento di una guardia giurata e l’arresto per “direttissima” del 37enne Giuseppe Maisto - e il colpo, sempre nella città capoluogo, all’ex spaccio dei dipendenti Montecatini,  i banditi rispuntano a San Vito dei Normanni tra mezzanotte e mezza e l’una meno un quarto odierne: in tre, incappucciati, non è chiaro se armati,  prendono di mira il panificio Masiello sulla via per Carovigno.

A quell’ora Raffaele Masiello, nonostante i suoi 79 anni è in piedi per fare il pane, come ogni giorno, insieme con un suo operaio appena maggiorenne: hanno da poco iniziato a lavorare per i loro clienti. Nel laboratorio irrompono tre malviventi mascherati, la paura è grande, le vittime non si accorgono nemmeno se i banditi sono armati o meno. I rapinatori immobilizzano entrambi per pochi secondi, si dirigono alla cassa, arraffano il contenuto e scappano dileguandosi a bordo di un auto, facendo perdere le tracce nel buio della notte. Sulle tracce dei malviventi ci sono i carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia di San Vito dei Normanni condotti dal luogotenente Domenico Longo.

Sulle prime sembrava un colpo da quasi 90 euro, alla fine il bottino, infimo, ammonta a circa 30 euro come dichiarerà lo stesso commerciante. Un altro dei lavoratori, tra i tanti, che per fare il suo dovere si è imbattuto in gente senza scrupoli pronta a tutto anche per pochi spiccioli. Natale 2011 di rapine nella provincia brindisina, alla faccia della solidarietà in tempi di crisi. Giornate dure per chi lavora onestamente, chiamato a misurarsi non solo con le mille difficoltà di ogni giorno, ma anche e soprattutto con la calate dei “lupi” pronti a tutto anche per soli miserabili 30 euro.

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