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Cronaca Ceglie Messapica

Banditi armati speronano automobilista e minacciano anche il vicesindaco

Prima hanno speronato un'automobilista, facendosi consegnare il denaro, poi hanno minacciato con la pistola una persona, il vicesindaco di Ceglie Messapica, Angelo Palmisano, che insieme al figlio di 11 anni si era recato sul posto per prestare soccorso, pensando che si fosse appena verificato un incidente. I carabinieri sono sulle tracce di due banditi

CEGLIE MESSAPICA – Prima hanno speronato un’automobilista, facendosi consegnare il denaro, poi hanno minacciato con la pistola una persona, il vicesindaco di Ceglie Messapica, Angelo Palmisano, che insieme al figlio di 11 anni si era recato sul posto per prestare soccorso, pensando che si fosse appena verificato un incidente. I carabinieri sono sulle tracce di due banditi che nella serata di ieri (28 settembre) hanno seminato il panico sulla strada provinciale che collega Villa Castelli a Ceglie Messapica.

Il commando aveva preso di mira una cegliese che lavora presso un’agenzia di pratiche automobilistiche di Villa Castelli. La donna stava rincasando alla guida della sua auto, con l’incasso della serata. I balordi ne erano consapevoli e le hanno teso un vero e proprio agguato alle porte di Ceglie. I malviventi hanno affiancato l’auto della vittima, l’hanno speronata e l’hanno costretta a fermarsi.

Poi un uomo con volto coperto da passamontagna e armato di pistola è sceso dalla macchina, si è diretto verso la cegliese, ha mandato in frantumi il vetro della portiera lato guidatore e si è impossessato di un borsa contenente il denaro. Angelo Palmisano si trovava nelle vicinanze.

“Ero a  cena – dichiara a BrindisiReport vicesindaco della giunta guidata da Luigi Caroli – a casa dei miei suoceri. A un certo punto ho sentito un boato, seguito dal rumore di vetri infranti. Ho pensato che si fosse verificato un incidente. Sono subito uscito in strada con mio figlio. Ho visto una persona in strada. Non mi ero subito reso conto che si trattasse di una rapina".

"Mi sono avvicinato per prestare soccorso. Quell’individuo  - dice ancora Palmisano - mi ha visto e mi ha urlato di andare via. Lì per lì credevo lo avesse fatto per questioni di sicurezza legate all’incidente. Ma dopo qualche istante lo stesso, con volto coperto da passamontagna, mi ha puntato una pistola. Mi sono subito preoccupato di mio figlio e insieme a lui mi sono allontanato”.

Dopo di che, il rapinatore è fuggito insieme al suo complice. “La vittima – racconta ancora Palmisano – mi ha chiesto di chiamare immediatamente i carabinieri”. Sul posto si è recata nel giro di pochi minuti una pattuglia della stazione di Ceglie Messapica. Il vicesindaco e la malcapitata sono rimasti in caserma fino a tarda sera per formalizzare la denuncia. I militari della compagnia di San Vito dei Normanni sono impegnati nelle ricerche dei banditi. 

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