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Cronaca Mesagne

Bandito in tabaccheria, preso/ Video

MESAGNE – In cinque minuti, tra le 19,40 e le 19,45 di sabato15 settembre, sul marciapiedi davanti alla tabaccheria di Francesco D’Amuri, in via Torre Santa Susanna a Mesagne, sono passati in sette: una anziana coppia, con l’uomo entrato nella rivendita e la moglie in attesa fuori; poi un altro uomo con un cane, quindi un altro cliente, due ragazze che hanno tirato diritto, e infine il rapinatore. Mentre quest’ultimo era dentro, è arrivato un ragazzo che stava per entrare, e vista la scena si è subito allontanato. Poi Il bandito è tornato all’esterno ed è fuggito. Un quarto d’ora dopo era già in manette in una volante del commissariato locale.

MESAGNE – In cinque minuti, tra le 19,40 e le 19,45 di sabato15 settembre, sul marciapiedi davanti alla tabaccheria di Francesco D’Amuri, in via Torre Santa Susanna a Mesagne, sono passati in sette: una anziana coppia, con l’uomo entrato nella rivendita e la moglie in attesa fuori; poi un altro uomo con un cane, quindi un altro cliente, due ragazze che hanno tirato diritto, e infine il rapinatore. Mentre quest’ultimo era dentro, è arrivato un ragazzo che stava per entrare, e vista la scena si è subito allontanato. Poi Il bandito è tornato all’esterno ed è fuggito. Un quarto d’ora dopo era già in manette in una volante del commissariato locale.

Si tratta di Francesco Danieli di 31 anni, già noto per reati connessi agli stupefacenti, e soprattutto una faccia più che nota ai poliziotti. Infatti tra l’esame delle riprese delle telecamere a circuito chiuso e il fermo non ha fatto in tempo neppure a prendere il caffè al bar dove è stato rintracciato e bloccato. Lui nega, ma le registrazioni del sistema di video sorveglianza non lasciano dubbi. Danieli è stato ripreso da due diverse angolazioni sia in entrata che in uscita dalla tabaccheria, prima mentre si aggiustava la calzamaglia ed un berretto per mascherare il volto, poi mentre se li strappava prima della fuga, con i tasca 300 euro.

Agli uomini del vicequestore Sabrina Manzone manca solo l’arma con cui è stata compiuta la rapina. Forse Danieli l’ha nascosta, forse l’ha passata ad un complice. Fatto sta, che nella su abitazione la polizia non ne ha trovato traccia. Il tabaccaio la pistola se la è vista spianare contro, mentre il rapinatore gli ordinava di chinare il capo, di mettere una delle mani sulla nuca, e con l’altra di aprire il registratore di cassa, sollecitando la consegna del denaro tirando la vittima per i capelli.

Una rapina praticamente fatta in casa. Danieli infatti abita alle case popolari di largo S.Antonio sempre in via Torre, a poche decine di metri dalla tabaccheria. E anche il bar  dove è stato individuato e bloccato dall’equipaggio della volante di turno si trova a cento metri dal luogo della rapina. I poliziotti sono andati quasi a colpo sicuro, conoscendo i luoghi frequentati da Francesco Danieli.

Lui ha negato sino alle 3 del mattino di domenica, quando è stato dichiarato in arresto. Al commissariato di Mesagne non hanno invece dubbi. Una cattura-lampo che ci voleva, in queste serate segnate, soprattutto a Brindisi, da incursioni a mano armata in negozi e locali pubblici. Danieli ha davvero sfidato la sorte.

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