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Cronaca

Baracche nel boschetto vista mare

BRINDISI – L’abusivismo costiero deve essere una componente del patrimonio genetico di non pochi, a Brindisi. Demolito e sgomberato l’agglomerato di baracche e villette abusive di Sbitri (ma senza una soluzione per lo sgombero dei materiali, macerie e amianto, che vi sono accumulati), ecco che la malattia si ripresenta poco distante, implacabile, con l’interro corredo di problemi igienici e ambientali che comporta.

BRINDISI – L’abusivismo costiero deve essere una componente del patrimonio genetico di non pochi, a Brindisi. Demolito e sgomberato l’agglomerato di baracche e villette abusive di Sbitri (ma senza una soluzione per lo sgombero dei materiali, macerie e amianto, che vi sono accumulati), ecco che la malattia si ripresenta poco distante, implacabile, con l’interro corredo di problemi igienici e ambientali che comporta.

Dispiace per i bambini che popolano il nuovo mini-accampamento con vista mare sorto tra la spiaggia dei vigili del fuoco e l’ex lido Poste, tra Acque Chiare e la zona di Punta Penne, nel folto di un boschetto di Tamerici. Forse non hanno altre possibilità per farsi le vacanze in spiaggia, ma questo non giustifica la vera e propria lottizzazione abusiva in scala avvenuta sul ciglio di una falesia dichiarata inagibile con ordinanza sindacale, e tanto meno il fatto che sia circondata da rifiuti scaricati da gente di pochi scrupoli, dalla spazzatura ordinaria ai materiali di risulta che impestano il luogo.

Per qualcuno il sottoproletariato è una categoria sociale che appartiene al passato. Probabilmente sarà necessario rapidamente aggiornare tale analisi, non solo per il repentino calo del reddito delle famiglie al Sud e nelle aree metropolitane, ma anche per la permanenza del diritto reale o presunto all’assistenza totale che a Brindisi va dalla pretesa dell’alloggio popolare, a quella integrata del sussidio comunale, all’occupazione abusiva di aree demaniali.

La risposta non può essere quella della gestione clientelare di questo fenomeno, che molti continuano a fare – tra i politici - includendo tra gli ammortizzatori sociali impropri le società di servizi e le partecipate. Il Pug secondo alcune anticipazioni sembra preveda un riassetto della costa radicale. Ma intanto la vigilanza sul rispetto delle leggi e sulla tutela ambientale, inclusa la pulizia delle aree interessate, va fatta.

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