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Cronaca

"Berat Dia II", fissati gli interrogatori

BRINDISI – Saranno ascoltati tra domani e dopodomani gli undici brindisini arrestati all'alba di ieri 21 novembre dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Lecce e Bari nell'ambito dell'operazione Berat Dia II, la seconda e ultima fase dell'operazione Berat I

BRINDISI – Saranno ascoltati tra domani e dopodomani gli undici brindisini arrestati all'alba di ieri 21 novembre dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Lecce e Bari nell'ambito dell'operazione Berat Dia II, la seconda e ultima fase dell'operazione Berat I.

Gli arrestati di ieri, raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Gianni Gallo, sono accusati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, detenzione e porto abusivo di armi.

L'operazione messa a segno dagli uomini della Dia di Lecce, al comando del procuratore Cataldo Motta e dei pm Alberto Santacatterina e Milto De Nozza, ha accertato che gli undici brindisini finiti ieri in carcere si occupavano del traffico intermedio della sostanza stupefacente che grazie all'intercessione dei fratelli “Semaforo” raggiungeva le coste brindisine. Eroina, cocaina, hascisc, ma anche armi di vario genere, venivano occultate nei terreni delle campagne brindisine o nelle cavità degli alberi in attesa di essere cedute ai pusher di turno. In due provvedevano a coprire il mercato del Leccese,  P. gestiva il traffico di Oria mentre S. quello di Brindisi.

Il lavoro degli investigatori è stato facilitato dal fatto che il linguaggio utilizzato durante le conversazioni telefoniche non è mai stato modificato. La droga veniva chiamata proprio droga. In tutto nei terreni del brindisino sono stati occultati – secondo gli investigatori - oltre cinquanta chili di cocaina, venti chili di hascisc e centinaia di chili di eroina.

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