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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Biennale" al castello, risponde 0831

BRINDISI - Come si dice in questi casi, riceviamo e volentieri pubblichiamo una lunga lettera che ci hanno inviato gli organizzatori della kermesse che avrà inizio sabato sera al Castello Alfonsino, lo staff di 0831 Advertising Space. Ci siamo resi conto, leggendola, che sia il nostro articolo che le opinioni di Riccardo Rossi e Giorgio Sciarra sono stati interpretati come tentativi di intralciare l'iniziativa. Non è così, e lo spieghiamo con una breve risposta alla fine della lettera di 0831.

BRINDISI - Come si dice in questi casi, riceviamo e volentieri pubblichiamo una lunga lettera che ci hanno inviato gli organizzatori della kermesse che avrà inizio sabato sera al Castello Alfonsino, lo staff di 0831 Advertising Space. Ci siamo resi conto, leggendola, che sia il nostro articolo che le opinioni di Riccardo Rossi e Giorgio Sciarra sono stati interpretati come tentativi di intralciare l'iniziativa. Non è così, e lo spieghiamo con una breve risposta alla fine della lettera di 0831.

Gli uomini comuni guardano le cose nuove con occhio vecchio, l'uomo creativo, osserva le cose vecchie con occhio nuovo’; questo non è solo il pensiero del noto scrittore Gian Piero Bona bensì del giovane e intraprendente staff dello 0831 Advertising Space di Brindisi che si appresta ad aprire le porte alla seconda ‘Biennale’ dell’estate 2012.

‘Con stupore e con assoluta incredulità mi accingo a scrivere questa nota dolente a nome di tutto lo Staff che rappresento in qualità di coordinatore - scrive Nicola Cozzoli - in difesa di un lavoro di progettazione, riqualificazione e promozione culturale volta al sostegno del territorio brindisino. Avremmo voluto impegnare questo tempo all’ultimazione progettuale della ‘Biennale’ che si terrà Sabato 11 Agosto presso il Castello Alfonsino di Brindisi -continua Cozzoli – e invece, ci ritroviamo a dare risposta a insensate critiche furbamente pubblicate prima dell’evento.’

François-René de Chateaubriand in ‘Mélanges Littéraires’ scriveva: ‘Abbandonate la piccola e facile critica dei difetti per la grande e difficile critica delle bellezze.’; compito arduo, invece, questo per i nostri concittadini, la cui acredine mano, sviluppa temi contenziosi sulla fase antecedente la manifestazione e sulle sue ipotizzabili modalità di esecuzione.

‘La Biennale’, nome utilizzato dallo 0831 come sinonimo dell'Esposizione internazionale d'arte di Venezia, tra le più antiche, importanti e prestigiose rassegne internazionale d’arte contemporanea al mondo è stata definita, dagli stessi, come la prima manifestazione di ‘relazionismo artistico’ sul territorio brindisino. L’idea brillante e genuina dello staff dello 0831 è quella di "istituire un'esposizione biennale artistica per e nel territorio su veduta nazionale". Il corpo progettuale parte da Venezia ma si dirama su mondi urban e underground, mischiando e facendo interagire fra loro realtà artistiche distaccate ma parallele, il cui significato non sfocia necessariamente nella dicitura ‘discoteca’.

La prima tenutasi il 2 giugno, e non il 12 come con incompetenza è stato divulgato,  presso una tra le più incantevoli scenografie naturali, quale Torre Regina Giovanna in prossimità di ‘Apani’ a Brindisi, ha dato alla luce uno spettacolo nuovo, culturalmente corposo e di alto spessore artistico. Da quella data è venuto alla luce un evento, che agli occhi dello staff, della Regione Puglia, del Comune di Brindisi, della Soprintendenza ai Beni Culturali e del Teatro Pubblico Pugliese, potrebbe meravigliosamente adattarsi alla location storica e artistica quale Castello Alfonsino di Brindisi.

Per questo motivo venerdì 10 agosto si terrà un vertice organizzativo con i vari enti, e ordini competenti quali la protezione civile, i vigili del fuoco e la marina militare per mettere a punto gli aspetti logistici attinenti l’evento, che verranno subito dopo resi pubblici.

E’ forse questa l’idea da mandare al rogo? E’ forse preferibile seppellire la creatività di giovani intraprendenti, coraggiosi e affidabili, che cercano, studiano e progettano eventi per lo sviluppo territoriale? Obsoleto e violentato sarà il luogo comune ‘crescita del territorio’ nei discorsi, articoli, cartelloni e fogli word interattivi ma se diviene il ‘must’ di una giovane azienda su un’area etichettata, nel nostro tempo, come arida di idee ed iniziative culturali, sarebbe opportuno e meraviglioso asserire azioni e lavoro che dimostrano realmente il contrario, in difesa dell’autonomia in sintonia con le linee programmatiche di sviluppo urbano e turistico che lo 0831 cerca di svolgere, sollecitando la ripresa immediata delle attività che garantiscano fruibilità e occupazione anche in zone dismesse e non curate come quella del Castello Alfonsino.

La scelta del Castello ha, dunque, una risposta ovvia, oltre a quella artistica: anche attraverso quest’area si valorizza, si promuove e si da un valore aggiunto ad un intero territorio.  ‘Noi ci troviamo, invece, - dice Cozzoli - sotto l’egida di chi appellandosi alla tutela del bene, mentre all’Arena di Verona si vive e ci si emoziona di Musica dal Vivo, a Brindisi negano e criticano, in maniera approssimativa, un evento di spessore, seppur di genere diverso, magari con la supponenza che cantare crei danni al sito, invece il belare delle pecore al pascolo crea armonia contestualizzata al paesaggio rurale circostante.’

La scaletta artistica della ‘Biennale’ prevede esposizioni ed esibizioni multidisciplinari quali musica, danza, cinema, moda, pittura e teatro, e fino ad oggi, nessuna di queste manifestazioni artistiche ha ‘converso’ in un dj set essendo, da molte ere lontane anni luce, ‘tecnicamente’ mondi di esecuzioni artisticamente diversi. Lo 0831 ha progettato e studiato in modo che l’interno del Castello ospiti, come in epoca lontana, l’arte che rivive celata nelle sue possenti mura.

Come si fa a negare, quindi, che il patrimonio storico-culturale rappresenta una formidabile opportunità di crescita economica? Perché devono permanere pregiudizi rispetto alla possibilità di valorizzare gli aspetti economici dell'uso del patrimonio storico a favore della comunità a cui appartiene?

Precisiamo inoltre, che il castello, con la benevolenza di enti ed istituzioni di cui sopra, è stato ‘permesso’ per la messa in opera della ‘Biennale’ allo 0831 Adv Space, che tanto si è prodigato per mantener sempre in efficienza lo stesso mediante una apertura, pulizia, accurata manutenzione maniacale e piena di amore verso quel che di bello la nostra amata terra e i nostri antenati ci offrono.

Come dobbiamo fare per render conoscenza e favorire la fruizione dei siti storici, monumentali, artistici, culturali? Facciamo delle foto in 3D e le facciamo attraversare dai visitatori dando loro degli occhialini che rendono la visita virtuale?

I castelli, il teatro, le vestigia che così numerose ed importanti arricchiscono il nostro territorio brindisino devono vivere, respirare con la gente, non morire chiusi senza luce, senza vita e senza anima…e lo 0831 rispolvera questi bellissimi luoghi dismessi a differenza di chi dipinge e rende bello solo e soltanto con penna e forse parola… ai posteri l'ardua sentenza…La critica è un'imposta che l'invidia percepisce sul merito. Pierre-Marc-Gaston de Lévis.

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Cari amici di 0831 Advertising Space, intanto prima di dichiarare l'incompetenza altrui dovrete dimostrare la vostra, di competenza, e vi auguriamo sinceramente di riuscirvi. Questa sì che sarebbe una novità, a Brindisi, dove solitamente alcuni innovatori si presentano come padreterni. Certamente non è il vostro caso, malgrado la moschetteria sospetta delle citazioni. Andiamo alla sostanza.

Il Castello Alfonsino è un bene comune su cui il ritardo delle amministrazioni locali e degli enti è enorme. Il ritardo riguarda la sua destinazione sociale, culturale ed economica, e le forme di gestione. Essendo Forte a Mare un bene comune, se voi ci fate una serata e una nottata con musica e altre cose - riuscirete a infilarci in poche ore tutto ciò che dite , o vi hanno già garantito altre concessioni? - permettete che altri possano dire la loro sulla questione? Scusate se abbiamo disturbato le vostre riflessioni pre-Biennale, ma questa riunione con protezione civile, vigili del fuoco, eccetera solo il giorno prima non sa tanto di operazione dell'ultimo momento?

Visto che siete degli innovatori, avreste dovuto evitare queste soluzioni vecchia maniera. Certamente avrete anche il nulla-osta della commissione pubblici spettacoli, oppure non era necessaria? Non capiamo un accidenti di queste cose, scusateci, ma la fortezza non ha mai dovuto subire un affollamento come quello da voi calcolato, neppure quando ospitava la guarnigione spagnola. Forse una volta, quando fu espugnata dai Francesi. Ma sono vecchie storie, e se uno cascava da un bastione durante un assedio era purtroppo un rischio calcolato.

Un'ultima cosa: il castello non ha mai avuto una vita culturale, nel passato. Fortezza, monastero, lazzaretto, caserma della Marina Militare. A parte uno o due concerti del Barocco Festival, e la presentazione del cd Albano-Ferrarese, per il resto nulla. Detto questo, rassicuratevi: non è la vostra Biennale a destare preoccupazioni o invidie, ma il fatto che nell'utilizzo della fortezza aragonese si continui ad improvvisare. In termini ancora più espliciti, pur meritando comunque attenzione anche se per ora ve la suonate e ve la cantate, non siete voi il nostro primo pensiero, nè quello di Giorgio Sciarra o di Riccardo Rossi. Speriamo che ora tutto sia più chiaro. Ovviamente se ci dovessimo rendere conto che qualcuno ha già deciso che Forte a Mare dovrà essere riserva esclusiva per le vostre iniziative, riviste internazionali o non riviste internazionali, bisognerà riparlarne. (BrindisiReport.it)

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