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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Torre Santa Susanna

Bigliettini e telefonate hard: sotto processo

TORRE SANTA SUSANNA - Bigliettini troppo invadenti, perfino le telefonate hard a perfette sconosciute con contenuti osceni che puntualmente sconfinavano in molestie, principalmente perché per nulla graditi alle destinatarie. E’ imputato per stalking, ancora indagato almeno un altro episodio, un uomo di Torre Santa Susanna.

TORRE SANTA SUSANNA - Bigliettini troppo invadenti, perfino le telefonate hard a perfette sconosciute con contenuti osceni che puntualmente sconfinavano in molestie, principalmente perché per nulla graditi alle destinatarie. E’ imputato per stalking, ancora indagato almeno un altro episodio, un uomo di Torre Santa Susanna, Giovanni Lecci, 40 anni. Il processo ha avuto il via dinanzi al giudice monocratico di Brindisi, Monica Pizza ed è stato celebrato proprio nel palazzo di giustizia del capoluogo proprio per via dell’accorpamento delle sedi distaccate e del loro trasferimento.

La sentenza è prevista per ottobre ma, intanto, è stata ascoltata la testimonianza di una delle parti offese, vittima dell’atteggiamento persecutorio – secondo l’accusa – dell’uomo. La donna che ha parlato, ricostruendo gli avvenimenti, è scoppiata a piangere. Aveva deciso di sporgere querela perché temeva che i comportamenti dello spasimante sgradito potessero degenerare e procurarle guai. E così aveva riferito ai carabinieri nei dettagli tutto quello che egli aveva detto o scritto.

C’è molto di “irripetibile” nelle avance del corteggiatore “compulsivo” e a quanto pare pure seriale, stando alle indagini in corso. Proposte particolari, desideri inconfessabili esplicitati nella convinzione, forse, che le parole non possano trasformarsi in violenza. Lo sono, quando chi ne è il destinatario non approva. Quando turbano chi le ascolta, chi chiede di essere lasciato in pace. Non è necessario proferire minacce di morte per finire a processo per stalking. Basta molto meno, perfino un mazzo di rose quando l’oggetto del desiderio (sia la donna o l’uomo ideale, l’ex, o chiunque si ritrovi ad essere perseguitato per qualsiasi motivo) abbia chiarito che non apprezza il gesto.

E così l’inchiesta è andata avanti, fino a varcare la soglia di un’aula di giustizia. Ad ottobre la discussione e la sentenza del processo in questione. Mentre sono ancora in corso altre indagini su episodi del tutto simili compiuti tutti, a quanto è emerso, a Torre Santa Susanna, realtà piccola in cui le notizie un po’ originali non hanno bisogno di alcun giornale.

 

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