rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Bilancio 2015, bocciato aumento Tasi. Possibile ritocco della tassa sui rifiuti

Una buona e una cattiva notizia per i contribuenti di Brindisi: la Tassa sui servizi indivisibili (Tasi) resta congelata per il 2015, aliquota e detrazioni rimangono invariate, ma all'orizzonte possono esserci ritocchi per la tassa sui rifiuti (Tari) tenuto conto del sequestro della discarica di Autigno che ha reso necessario il dirottamento nel sito di Formica con un maggiore costo per il servizio

BRINDISI – Una buona e una cattiva notizia per i contribuenti di Brindisi: la Tassa sui servizi indivisibili (Tasi) resta congelata per il 2015, aliquota e detrazioni rimangono invariate, ma all’orizzonte possono esserci ritocchi per la tassa sui rifiuti (Tari) tenuto conto del sequestro della discarica di Autigno che ha reso necessario il dirottamento nel sito di Formica con un maggiore costo per il servizio.

La manovra del Comune per l’anno in corso è stata presentata ai consiglieri di maggioranza nel tardo pomeriggio di ieri ed è a un passo dal diventare ufficiale: sarà portata in Giunta lunedì prossimo, quindi consegnata ai revisori dei Conti per il parere che è obbligatorio ma non vincolante, infine approderà in Assise entro la fine del mese, per rispettare il calendario delle date imposto dal governo centrale. Intanto i consiglieri, lunedì pomeriggio, dovranno pronunciarsi sul riaccertamento dei residui, operazione da cui è scaturita una “rideterminazione del risultato di Amministrazione”: da 24.732.399,62 a 28.191.390,37 euro. Con annesso accantonamento per il fondo crediti di dubbia esigibilità che ammonta a 15.676.848 euro  e ulteriore riserva per il contenzioso in atto per 7.422.315. Tutti numeri importanti e obbligatori per legge, ma per quel che attiene alla “tasche” dei contribuenti, a fare la differenza sono le entrate tributarie del Comune, in altri termini imposte e tasse chieste in pagamento.

Se in un primo momento il sindaco Mimmo Consales aveva ventilato la possibilità di rivedere all’insù l’aliquota della Tasi di mezzo punto Carmela Lomartirepercentuale con una riduzione della detrazione da 200 a cento euro, alla fine la linea dell’inasprimento è stata accantonata perché indigesta alle forze di centrosinistra. Il Pd, a dire il vero, si è limitato a dire nì: “Se è necessario, si proceda”. Ma di seguire questa strada, l’assessore al Bilancio Carmela Lo Martire, non ne ha voluto sapere: “In un periodo di crisi, aumentare il prelievo forzoso è un’ipotesi remota”, si limita a dire. “Fermo restando le entrate tributarie, abbiamo lavorato per pulire il bilancio riducendo o azzerando una serie di spese”.

A quanto pare l’obiettivo “tagli” avrebbe portato a ottenere lo stesso risultato che avrebbe garantito l’inasprimento della Tasi: circa due milioni di euro. Sono state ridimensionate le spese legali (meno 60mila euro) con invito a non ricorrere al contenzioso se è possibile l’accordo fuori dalle aule di giustizia; depennate le spese di rappresentanza nelle quali confluiscono quelle per missioni e convegni; ridotti i pagamenti legati agli interessi passivi su mutui per 400mila euro, dopo la rinegoziazione approvata nell’ultimo consiglio comunale, in occasione del rendiconto 2014; cancellati i progetti per il personale, già esclusi per via dello sforamento del patto di stabilità, come sanzione. Ma a Palazzo di città, per lo meno da alcuni settori, sono stati riproposti. E sono stati tutti rispediti al mittente, con risparmio di 200mila euro. Tagliati, inoltre, i premi per 400mila. Non va dimenticato che sempre a titolo di sanzione per lo sforamento del patto di stabilità, il Comune dal primo gennaio scorso, ha un ridimensionamento del 30 per cento per la spesa legata al pagamento delle indennità a sindaco e assessori più i gettoni di presenza per i consiglieri: a conti fatti, un milione di euro in meno sul bilancio.

Dalle schede descrittive delle spese emerge la conferma degli impegni per le manifestazioni estive, a partire da quelle del “Giugno brindisino”, per le quali il costo ammonta a 240mila euro, stando agli impegni decisi con delibere di Giunta. I capitoli erano “capienti”. Le polemiche proseguono soprattutto su Facebook, per mano di alcuni consiglieri di maggioranza. Non da ultimo, l’intervento del segretario cittadino del Pd, Antonio Elefante che siede in consiglio e che di recente ha assunto un atteggiamento critico nei confronti degli assessori espressione del partito e della Giunta, spostata al centro, come reminiscenza del Laboratorio politico.

E’ stato deciso di rafforzare la lotta all’evasione, con solleciti ai contribuenti persone fisiche e giuridiche, in collaborazione con il concessionario Abaco: le previsioni di entrate ammontano a sei milioni di euro. Discorso a parte per gli incassi che l’Amministrazione ritiene di ottenere dalla Tarsu chiesta in pagamento a chiese e congregazioni di Brindisi, capitolo che dovrebbe portare in entrata un milione e centomila euro. Resta esclusa la Cattedrale, per la quale è stato avviato l’accertamento in contraddittorio. Sempre dalla Tarsu, mancano i dati che si riferiscono agli importi ottenibili dalle “caserme”, perché non sono ancora disponibili le planimetrie degli spazi: le lettere sono state recapitate e a rispondere è stato per primo il Corpo forestale dello Stato.

Pronta a partire la richiesta ufficiale di pagamento indirizzata ad Enel per gli oneri di urbanizzazioni legati al completamento del carbonile, pari a un milione e 600mila euro, stando ai conteggi fatti a Palazzo di città. Alla somma va aggiunta l’Imu che sarà definita una volta concluso l’accatastamento.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bilancio 2015, bocciato aumento Tasi. Possibile ritocco della tassa sui rifiuti

BrindisiReport è in caricamento