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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Mesagne

Bimba nel bordello: il papà nega tutto dinanzi al Gip, che convalida l’arresto

OSTUNI – Nega tutto Constantin Prundaru. E resta in carcere. Arresto convalidato, dunque. Ma il rumeno si proclama innocente. Comparso dinanzi al Gip del Tribunale di Brindisi, Giuseppe Licci, il trentasettenne sostiene di essere estraneo al giro di prostituzione che ruotava attorno alla villa di Contrada Campi, nelle campagne tra Mesagne e San Vito dei Normanni. Un bordello. Ma anche il nascondiglio di una piccina di appena cinque anni. Nel corso del blitz, infatti, la polizia aveva scoperto due ragazze dell’est (di 19 e 27 anni) in abiti succinti, pronte per gli appuntamenti bollenti. E oltre l’uscio anche la sagama della piccola, figlia di Prundaru, che il padre, sostengono gli investigatori, alcuni mesi fa avrebbe sottratto con la forza alla madre (37 anni, anche lei rumena, sua ex compagna), per costringere invano la donna a prostituirsi.

OSTUNI – Nega tutto Constantin Prundaru. E resta in carcere. Arresto convalidato, dunque. Ma il rumeno si proclama innocente. Comparso dinanzi al Gip del Tribunale di Brindisi, Giuseppe Licci, il trentasettenne sostiene di essere estraneo al giro di prostituzione che ruotava attorno alla villa di Contrada Campi, nelle campagne tra Mesagne e San Vito dei Normanni. Un bordello. Ma anche il nascondiglio di una piccina di appena cinque anni. Nel corso del blitz, infatti, la polizia aveva scoperto due ragazze dell’est (di 19 e 27 anni) in abiti succinti, pronte per gli appuntamenti bollenti.  E oltre l’uscio anche la sagama della piccola, figlia di Prundaru, che il padre, sostengono gli investigatori, alcuni mesi fa avrebbe sottratto con la forza alla madre (37 anni, anche lei rumena, sua ex compagna), per costringere invano la donna a prostituirsi.

La piccina circolava tranquillamente nella stessa casa e nelle stesse stanze dove la diciannovenne e la ventisettenne (attuale partner di Prundaru) da alcune settimane avevano iniziato a ricevere un numero sempre crescente di clienti focosi, catturati con la tecnica dell’annuncio sulla stampa e sui siti internet per adulti.

L’uomo dinanzi al Gip ha negato gli addebiti a suo carico, in riferimento ai reati di induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Quanto ai capi di imputazione restanti (violenza privata, sequestro di persona, minacce gravi, lesioni e tentata estorsione) non gli sarebbero stati ancora formalmente contestati in sede di Udienza di Convalida, in quanto riferibili a fatti e circostanze contenuti nella denuncia della sua ex convivente (depositata soltanto un mese addietro) e tuttora oggetto di approfondimenti d’indagine da parte della magistratura inquirente.

Nella villetta dove faceva prostituire le due ragazze romene, l’uomo (residente a Cisternino), secondo gli investigatori, aveva deciso di nascondere anche la figlioletta, di appena 5 anni, sottratta l’estate scorsa alla madre, sua ex compagna, che separatasi dal trentasettenne s’era rifatta una vita e una nuova storia d’amore, trasferendosi a Ostuni, con la bambina (ricevuta in affidamento).  Alla fine dello scorso mese di agosto, il fattaccio.

La donna, di rientro dal mare, era appena scesa dal pullman con la sua piccola. L’uomo le si avvicinò, strappandole dalle braccia la piccina. E prima di allontanarsi, il monito crudele: “Se non accetti di vendere il tuo corpo, scordati di rivedere tua figlia. Presto la riporterò in Romania”. Ma nel frattempo, però, l’uomo avrebbe affidato la creatura alle cure di una meretrice: una giovane di 28 anni (M. L.), sua nuova fiamma, che al contrario della mamma della piccina, nel cedere alle lusinghe dell’uomo non si sarebbe tirata indietro di fronte alla proposta indecente, accettando così di prostituirsi e consentendo all’uomo di beneficiare di un giro di affari a luci rosse che pare ammontasse a diverse migliaia di euro.

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