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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Bimbo morto al Perrino: autopsia conferma l'infezione fulminante

L'autopsia effettuata in giornata ha confermato che è stata un'infezione ("sepsi") fulminante a provocare il decesso del neonato di tre mesi deceduto nel pomeriggio di martedì (3 marzo) nel reparto di Unità di terapia intensiva neonatale (Utin) dell'ospedale Perrino di Brindisi, dopo un disperato trasferimento dal Pronto soccorso dell'ospedale Camberlingo

BRINDISI – L’autopsia effettuata in giornata ha confermato che è stata un’infezione (“sepsi”) fulminante a provocare il decesso del neonato di tre mesi deceduto nel pomeriggio di martedì (3 marzo) nel reparto di Unità di terapia intensiva neonatale (Utin) dell’ospedale Perrino di Brindisi, dopo un disperato trasferimento dal Pronto soccorso dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana, dove il piccolo era già arrivato in condizioni gravissime. 

L’esame necroscopico, disposto dalla direzione sanitaria dell’Asl (su proposta del primario di Utin, Enrico Rosati) come accertamento interno, è stato effettuato da personale del reparto di Anatomia patologica del nosocomio brindisino, diretto da Mario Criscuolo. 

I primi risultati arrivati ieri dall’istituto di Igiene del policlinico di Bari, presso il cui laboratorio sono stati analizzati campioni di sangue, avevano accertato la sussistenza di una “sepsi meningococciga”, malattia batterica acuta. 

Dall’autopsia sono emersi i segni di un’emorragia surrenalica bilaterale, conseguenza della così detta “Sindrome di Waterhouse-Friderichsen”, una rara ma pericolosa patologia  che si presenta sotto forma di una setticemia fulminante e che può manifestarsi in qualsiasi età, anche se mostra una maggiore incidenza in quella infantile. 

“Le meningi – afferma Mario Criscuolo, che ha delegato l’autopsia a un suo collaboratore – non erano molto congeste. Non c’era pus. Non c’era alcunché che potesse far pensare a un processo meningeo, almeno in fase acutissima”. 

E’ necessario attendere l’esito dell’esame sui prelievi istologici, dunque, atteso entro un mese, per fugare definitivamente ogni dubbio. Al momento, ad ogni modo, si continua ad escludere la sussistenza di una correlazione fra il decesso e la vaccinazione di routine alla quale il piccolo era stato sottoposto una settimana fa. 

Il personale dell’Utin ha fatto l’impossibile per salvare il neonato, figlio di una coppia di Francavilla Fontana. Ma nonostante gli sforzi profusi da sei medici, un tragico epilogo ha segnato questa vicenda.I funerali, curati dall'agenzia di onoranze funebri "Andriulo", si svolgeranno nel pomeriggio di domani (6 marzo) presso la chiesa del Carmine di Francavilla. 

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