BRINDISI – “Come mai un carico di meloni, arriva nella terra delle angurie, considerato anche il grave periodo di crisi che attraversa il settore e questo frutto non costa più nulla?”. E' stato questo l'interrogativo che ha portato i militari della compagnia della guardia di finanza di Brindisi e il personale della Dogana a scoprire e sequestrare il più grosso carico di sigarette in viaggio su un tir sbarcato a Brindisi.

Nemmeno quelli scoperti e sequestrati a novembre 2009 e gennaio e febbraio 2010 erano così ingenti. Sette tonnellate e trecento chili di sigarette di contrabbando nascoste in un tir, con tanto di frigo acceso, sotto un carico di angurie. Inevitabile il controllo con lo scanner che ha evidenziato il trasporto di merce differente. E dietro le pedane di angurie, fissate ed alte fino al tetto del mezzo, c'erano 7.321 kg di sigarette destinate probabilmente al mercato del nord Europa.

Le fiamme gialle – condotte dal tenente Giovanni Andriani - in collaborazione con il personale della Dogana – guidato da Pasquale Coletta - hanno individuato l'autoarticolato appena sbarcato nel porto del capoluogo messapico dalla motonave Elli-T domenica mattina. Dietro il carico di copertura, sono rispuntate le bionde, 36 mila stecche (di Regal, Business Royal, Gold Mount, (casa produttrice Philipp Morris), per un valore di mercato che supera il milione di euro.

Il conducente del tir, Avgeros Panagiotopoulos, 57 anni, incensurato è finito in manette, su disposizione del pm Giuseppe De Nozza, per contrabbando aggravato. Sequestrati automezzo e carico di copertura, quest'ultimo donato in beneficenza alla Caritas e alle suore di San Vincenzo.