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Cronaca

Droga e furti d'auto: blitz all'alba, otto arresti a Brindisi

I carabinieri hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare, una chiesta dalla Dda di Lecce, l'altra dalla Procura di Brindisi

BRINDISI – Blitz all’alba dei carabinieri della compagnia di Brindisi, che hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti complessivamente di otto persone: sette raggiunte da misura restrittiva in carcere e una ai domiciliari. Un provvedimento è stato emesso dal gip di Lecce (dott Alcide Maritati), l’altro dal gip presso il tribunale di Brindisi (dottoressa Stefania De Angelis), su richiesta delle rispettive Procure della Repubblica (Dda di Lecce e ordinaria di Brindisi). Si procede a vario titolo per i reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e associazione per delinquere finalizzata a commettere furti di autovetture, furto aggravato e ricettazione. I militari sono stati supportati dai colleghi dello Squadrone carabinieri Eliportato Cacciatori “Puglia”, del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari e del Nucleo Cinofili di Modugno.

Gli arrestati sono: Luigi Lorenzo (35 anni), Ciro Santese (49 anni), Gianluca Leuzzi (29 anni), Dario Gorgoni (34 anni), Marco Lavino (40 anni), Massimiliano Morleo (51 anni), Pierri Antonio (43 anni), Oronzo Lorenzo (55 anni). Luigi Lorenzo è coinvolto in entrambe le inchieste. Sono coinvolti nell'inchiesta della procura ordinaria di Brindisi Santese e Leuzzi; Gorgoni, Lavino, Morleo, Oronzo Lorenzo e Pierri in quella della Dda.

Gli arrestati

Le due ordinanze di misure cautelari scaturiscono da due distinte attività investigative condotte dal Nor – Sezione operativa della compagnia di Brindisi, anche con l’ausilio di attività tecniche.

Lo spaccio di droga

La prima indagine, convenzionalmente denominata “Sincro”, coordinata dai pubblici ministeri dott.ssa Giovanna Cannarile (sost. proc. della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce – Direzione distrettuale antimafia) e dal dott. Luca Miceli (sost. proc. presso la Procura di Brindisi, applicato presso la Dda di Lecce), sviluppata tra aprile e dicembre 2019, ha consentito di delineare l’operatività di un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti dall’Albania a Brindisi, con al vertice un pregiudicato considerato elemento di spicco della criminalità organizzata brindisina denominata Sacra Corona Unita. 

Procedere all’arresto in flagranza di reato di un 48enne di Catania, incensurato, con il contestuale sequestro di 55 kg di sostanza stupefacente tipo marijuana (in Villapiana Scalo - CS - il 17.09.2019); al recupero e sequestro a carico di ignoti di 217 kg di marijuana, rinvenuti in un immobile disabitato (in Brindisi il 21.09.2019); all’arresto in flagranza di reato di un 39enne, censurato, e al contestuale sequestro di 145 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana (in Brindisi in data 11.11.2019);  all’arresto in flagranza di reato di un 54enne, censurato, e al contestuale sequestro di 73 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina (in Brindisi il 17.10.2019); documentare oltre 50 cessioni di cocaina, identificando 6 clienti abituali; individuare il luogo di occultamento degli stupefacenti; comprovare la reciproca assistenza e il pagamento delle spese legali in favore dei sodali.

I furti di auto 

La seconda indagine, convenzionalmente denominata “Sincro-2”, diretta dal pubblico ministero dott. Luca Miceli (sost. proc. presso la Procura della Repubblica di Brindisi), condotta da gennaio a giugno 2020, ha consentito di individuare l’operatività di un’associazione per delinquere operante nel territorio di Brindisi e nella città di Lecce, finalizzata a commettere furti di autovetture su commissione dei ricettatori e lo smontaggio delle auto rubate, per immetterne i componenti nel mercato nero dei pezzi di ricambio. 

E' emerso che gli indagati eseguivano sempre un'accurata attività di sopralluogo degli obiettivi e dei luoghi dove perpetrare i furti; impiegavano ricetrasmittenti durante le attività delittuose; disponevano di tre garage utilizzati per occultare le automobili rubate.

Nel complesso sono stati ricostruiti sei episodi di furto di autovetture, tra consumati e tentati; è stata impedita la commissione di altri furti di automobili, attraverso il mirato intervento preventivo di pattuglie con colori d’istituto, fatte gravitare nei pressi degli obiettivi individuati dai malviventi; sono state rinvenute, all’interno di un garage ubicato in Brindisi, numerose parti meccaniche e di carrozzeria, di provenienza illecita.

Da quanto emerso durante la conferenza stampa di presentazione delle inchieste, quello che ha colpito gli investigatiri è la spregiudicatezza con cui hanno agito i componenti di entrambi i gruppi criminali. 

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