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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Blitz: tutti gli affari del clan Stranieri

TARANTO – Fiumi di droga. E non solo. La lunga mano del clan anche sulle strisce blu. Comuni, ospedali, fiere: la gestione dei parcometri era affare loro. Ed un affare d’oro, sul quale gli inquirenti del Commissariato di Manduria pare avessero iniziato ad indagare a fondo. Tanto a fondo che l’organizzazione aveva persino ordito un attentato dinamitardo ai danni di un poliziotto ritenuto troppo zelante per i gusti del sodalizio: l’auto dell’agente fu data alle fiamme. Ma l’attività investigativa non si fermò. Tutt’altro. Partendo proprio da quell’episodio gli investigatori hanno fatto piena luce sugli interessi del gruppo criminale, tirando in ballo in prima persona il boss numero uno di Manduria: Vincenzo Stranieri. Tutt’altro che estraneo, per la Dda, all’attività dei suoi adepti. Due i brindisini finiti in manette: Euprepio Padula (49 anni, di Francavilla Fontana) e Alessandro D’Amicis (32 anni, Cisternino).

TARANTO – Fiumi di droga. E non solo. La lunga mano del clan anche sulle strisce blu. Comuni, ospedali, fiere:  la gestione dei parcometri era affare loro. Ed un affare d’oro, sul quale gli inquirenti del Commissariato di Manduria pare avessero iniziato ad indagare a fondo. Tanto a fondo che l’organizzazione aveva persino ordito un attentato dinamitardo ai danni di un poliziotto ritenuto troppo zelante per i gusti del sodalizio: l’auto dell’agente fu data alle fiamme. Ma l’attività investigativa non si fermò. Tutt’altro. Partendo proprio da quell’episodio gli investigatori hanno fatto piena luce sugli interessi del gruppo criminale, tirando in ballo in prima persona il boss numero uno di Manduria: Vincenzo Stranieri. Tutt’altro che estraneo, per la Dda, all’attività dei suoi adepti. Due i brindisini finiti in manette: Euprepio Padula (49 anni, di Francavilla Fontana) e Alessandro D’Amicis (32 anni, Cisternino).

Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba di oggi, nei Comuni di Manduria e Francavilla Fontana. Gli agenti della  Squadra Mobile di Taranto, unitamente al personale del Commissariato di Manduria, hanno  provveduto ad eseguire 18 ordinanze di custodia cautelare di cui 15 in carcere e 3 agli arresti domiciliari, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, concernenti armi ed esplosivi, attentati dinamitardi, tentato omicidio, rapina, estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti e spari in luogo pubblico.

I provvedimenti, emanati dalla Dda della Procura di Lecce, hanno colpito al cuore la compagine delinquenziale  facente riferimento al boss  Vincenzo Stranieri, noto esponente di spicco della “Sacra Corona Unita”, attualmente detenuto in regime di 41 bis. All’operazione hanno partecipato 90 Agenti di Polizia ed il Reparto cinofili della Polizia di Stato.

L’indagine, ha avuto inizio nell’ottobre del 2008, proprio a seguito di un attentato dinamitardo ad un agente di Polizia in servizio presso il Commissariato di Manduria, con lo scopo come accertato successivamente, di intimorire gli investigatori che erano sulle tracce di un grosso traffico di sostanze stupefacenti  messo in atto dal sodalizio criminale facente capo al “capo storico” di Manduria.

Le indagini sarebero andate anche oltre, sino ad accertare  che il “Clan Stranieri” era riuscito ad infiltrarsi in numerose attività imprenditoriali del territorio, come la gestione dei parcometri nel Comune di Fragagnano e delle aere per la sosta a pagamento in occasione della "Fiera Pessima”, sino ad accaparrarsi il servizio  di parcheggio presso l’ospedale di Manduria.

Nel corso delle operazione di questa mattina sono state rinvenute  e sequestrare in cassa di una degli arrestati (vale a dire Vito Mazza)  20 cartucce calibro 12 .

Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Antonia Martalò su richiesta del pm Alessio Coccioli, ci sono oltre a Stranieri la moglie, Paola Malorgio, il genero Alessandro D’Amicis, il cognato Giovanni Malorgio, il figlio di quest’ultimo, Nazareno, Pietro Tondo, Vito Mazza e Giovanni Caniglia. Stranieri, ex braccio destro di Pino Rogoli (leader della Sacra corona unita), è detenuto da 27 anni, 19 dei quali trascorsi in isolamento. La figlia del pregiudicato, Anna, si era spesa in questi anni affinchè fosse revocato il 41 bis al padre, ricoverato spesso nei reparti di psichiatria delle carceri in cui è stato recluso.

Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Lecce, l’ex boss continuava a dare ordini dal carcere. Ed il gruppo di Stranieri avrebbe continuato in tutti questi anni ad essere attivo e presente sul territorio e, in concreto, la potenzialità organizzativa del gruppo criminale non sarebbe mai venuta meno.

Nel corso delle operazione di questa mattina sono state rinvenute  e sequestrare in cassa di una degli arrestati (vale a dire Vito Mazza)  20 cartucce calibro 12 .

Gli arrestati dopo le formalità di rito sono tutti poi associati alla locale casa Circondariale.

I nomi: Vincenzo Stranieri nato a Manduria, di anni 51, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale de L’Aquila;  Giovanni Caniglia (41 anni, Manduria), Stefano Carrozzo  (34r anni, Taranto), Alessandro D’Amicis (32 anni, Cisternino), Giovanni Malorgio (58 anni, Manduria,  attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Taranto),  Nazareno Malorgio (35 anni, Manduria), Paola Malorgio (56 anni, Manduria), Vito Mazza (34 anni, Manduria), Pietro Micelli (44 anni, Manduria), Giuseppe Nardelli (47 Anni,  Fragagnano), Euprepio Padula (49 anni,  Francavilla Fontana), Pasquale Scorrano  ( 30 anni, Manduria),  Biagio  SIBILLA (38 anni, Monteiasi), Pietro Tondo (40 anni, Friedeberg, in Germania, residente a Manduria), Leonardo  Trombacca (32 anni, Manduria).

Agli arresti domiciliari sono finiti:   Alessandro Rizzo (20 anni, Grottaglie), Federico Russo (19 anni, Grottaglie) e Pasquale Scorrano (33 anni,  Manduria).

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