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Cronaca

Test Invalsi, Uds:"A Brindisi astensione pari al 60 per cento"

In tutti i capoluoghi pugliesi l'Uds ha organizzato momenti di incontro e di riflessione sulla riforma della "Buona scuola". A Brindisi, i ragazzi si sono ritrovati nei pressi del parco Cesare Braico

BRINDISI – Stando alle cifre fornite dall’Uds, il 60 per cento degli studenti brindisini (lo scorso anno era stata toccata la soglia del 70 per cento) ha aderito stamani al boicottaggio dei test invalsi, nell’ambito di una mobilitazione che si è svolta in tutta la regione. In tutti i capoluoghi pugliesi sono stati organizzati momenti di incontro e di riflessione sulla riforma della “Buona scuola”. A Brindisi, i ragazzi si sono ritrovati nei pressi del parco Cesare Braico. 

“Mentre nelle scuole si somministrano i test Invalsi, sono tantissimi gli studenti di secondo che li stanno boicottando, nonostante la repressione messa in atto da presidi e docenti in moltissime scuole” dichiara Nicolò Ceci, coordinatore dell’Unione degli Studenti Puglia. 
“Da anni contestiamo i test Invalsoi, utili solo a schedare e classificare scuole e studenti: troviamo inaccettabile che, con le leggi delega, il governo abbia deciso in maniera del tutto antidemocratica di renderli obbligatori per l’ammissione agli esami di stato. Oggi ci mobilitiamo per rivendicare un’altra scuola, accessibile a tutti, inclusiva, che valorizzi gli studenti senza trasformarli in numeri e che non si svenda al mercato” conclude Ceci.

Non ci sono solo le leggi delega al centro della contestazione degli studenti: anche l’alternanza scuola-lavoro è uno dei temi centrali della mobilitazione. “In questi mesi abbiamo raccolto tantissime denunce di casi di alternanza sfruttamento e condotto un’indagine in scuole di tutta la regione” dichiara Giulio Gazzaneo, responsabile dell’organizzazione dell’UdS Puglia. “I primi dati forniscono un quadro chiaro della situazione: il 30% degli studenti ha sostenuto spese senza ricevere alcun rimborso, l’85% dichiara che il percorso di alternanza svolto ha sottratto tempo allo studio e il 95% vuole essere coinvolto nella fase di progettazione dei percorsi.” continua Gazzaneo.

In piazza anche gli universitari di Link, con azioni su tasse e tirocini. “Oggi anche gli studenti universitari sono in piazza per richiedere tirocini realmente formativi, contro tutti i casi di sfruttamento che si registrano nelle nostre università” dichiara Sara Acquaviva, coordinatrice della Rete della Conoscenza Puglia. “Inoltre rivendichiamo sistemi di tassazione equi, che rispettino i bisogni degli studenti a prescindere dai vincoli di merito previsti dalla Legge di Stabilità. Vogliamo scuole e università davvero accessibili a tutti e continueremo a lottare per impedire che il diritto allo studio venga calpestato”.

A Bari, in vista del G7 economia e finanza previsto per i prossimi giorni, gli studenti hanno esposto uno striscione in Ateneo che recita “Siamo molti più di 7, ora i conti li facciamo noi” per lanciare l’appuntamento dell’ Altro Vertice, una due giorni di dibattiti su ambiente, migrazioni, diseguaglianze e democrazia, laboratori, iniziative e concerti in programma per 12 e 13 maggio al Parco 2 Giugno. 

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