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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Botte al prete, rumena scarcerata

SAN VITO DEI NORMANNI – Torna in libertà la badante rumena, Gina Rusu, arrestata il 30 luglio scorso perché accusata di aver picchiato l'anziano prete che assisteva, don Antonio Termite di 94 anni. I giudici del Tribunale del riesame di Lecce, accogliendo il ricorso del legale di fiducia della donna, Antonella Nigro, hanno annullato con provvedimento del 17 agosto scorso l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Maurizio Saso che l'1 agosto aveva convalidato l’arresto e applicato la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere nei confronti della badante rumena.

SAN VITO DEI NORMANNI – Torna in libertà la badante rumena, Gina Rusu, arrestata il 30 luglio scorso perché accusata di aver picchiato l'anziano prete che assisteva, don Antonio Termite di 94 anni. I giudici del Tribunale del riesame di Lecce, accogliendo il ricorso del legale di fiducia della donna, Antonella Nigro, hanno annullato con provvedimento del 17 agosto scorso l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Maurizio Saso che l'1 agosto aveva convalidato l’arresto e applicato la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere nei confronti della badante rumena.

“Il Tribunale del riesame non ha condiviso la sussistenza del pericolo di reiterazione di reati della stessa specie di quello per cui si procede nei confronti della Rusu ed ha posto in risalto l’incensuratezza e la mancanza di ogni precedente giudiziario a carico della stessa - precisa l'avvocato Nigro in una nota inviata agli organi di informazione - dal canto suo, la badante acclama la totale estraneità ai fatti. Nei prossimi giorni la difesa della badante depositerà istanza di incidente probatorio al fine di accertare la compatibilità delle lesioni riportate dall’anziano sacerdote con le proprie dichiarazioni. Resta da approfondire ancora un altro elemento oscuro e non trascurabile: chi aveva la disponibilità delle chiavi dell’appartamento e perché proprio quella sera un familiare dell’anziano sacerdote aveva chiesto alla Rusu di bloccare la porta di casa con un tavolo”.

Intanto per Gina Rusu cade l’accusa di sequestro di persona e rimane indagata solo per lesione personale.

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