rotate-mobile
Cronaca Via Achille Grandi

Bottiglietta incendiaria e minacce al "Palumbo", la preside: "Modalità mafiosa"

"Si è fatto ricorso a una modalità mafiosa per trasmettere un messaggio da ragazzi". Maria Oliva, preside del liceo linguistico e delle scienze umane Ettore Palumbo di via Achille Grandi (vicino parco Di Giulio), stamani ha riunito i suoi studenti nell'aula magna per leggere la lettera rinvenuta ieri nel cortile dell'istituto, accanto a una bottiglietta incendiaria il cui contenuto era stato versato per terra

BRINDISI – “Si è fatto ricorso a una modalità mafiosa per trasmettere un messaggio da ragazzi”. Maria Oliva, preside del liceo linguistico e delle scienze umane Ettore Palumbo di via Achille Grandi (vicino parco Di Giulio), stamani ha riunito i suoi studenti nell’aula magna per leggere la lettera rinvenuta ieri nel cortile dell’istituto, accanto a una bottiglietta incendiaria il cui contenuto era stato versato per terra, nell’area esterna dell'edificio.

“Nella lettera mi viene rimproverato di far consumare le bevande vicino alle macchinette e di insistere con la richiesta di lasciare le aule pulite, perché mi sembra doveroso che lo si faccia”. Ma il messaggio si conclude con una frase inquietante: “Stia attenta perché sennò finisce male per la La preside del Palumbo, Maria Oliva, nel corridoio confinante con cortile-2sua macchina e per lei” (nella foto in basso, la preside Maria Oliva).

Il reperto è stato acquisito nella serata di martedì (14 ottobre), subito dopo il ritrovamento, dai poliziotti della Squadra mobile diretti dal vicequestore Alberto Somma. Si tratta di un foglio di carta formato A4, sul quale erano state scritte, a penna e in stampatello, 10 righe. L’autore scrive in prima persona singolare, però poi fra parentesi aggiunge: “Gli studenti”. Il gesto risale presumibilmente al tardo pomeriggio di ieri. “Un collaboratore scolastico in servizio – spiega la preside – intorno alle ore 20 stava facendo un giro della scuola”.

Arrivato nel corridoio confinante con il cortile utilizzato anche per l’educazione fisica, questi ha sentito un odore strano, “ma – prosegue la preside – non si è accorto di niente”. “Siccome abbiamo una centrale termica sotto l’edificio – spiega la Oliva – abbiamo pensato che ci fosse una perdita nei serbatoi. Lui mi ha chiamato e io a mia volta gli ho chiesto di contattare i vigili del fuoco”. Giunti subito sul La porta all'esterno della quale sono stati trovati la bottiglietta incendiaria e la lettera minatoria-2posto, i pompieri, a ridosso della porta con maniglione antipanico (nella foto a sinistra) che immette nel cortile, hanno individuato una bottiglia di plastica da litro. Per terra c'erano evidenti tracce di liquido infiammabile. Nel giro di pochi minuti, sono intervenuti i poliziotti della Sezione volanti e uomini della Scientifica. La notizia, arrivata alle orecchie degli organi di informazione, ha fatto presto il giro degli studenti. Stamattina, si respirava un clima diverso dal solito all’esterno della scuola.

“I ragazzi – dichiara la preside – erano titubanti. Non sapevano se entrare. La notizia li ha un po’ destabilizzati. I genitori – dichiara ancora la Oliva  -mi hanno chiesto se ci fosse un pericolo. Alcuni di loro li ho incontrati. Con altri ho parlato a telefono. Mi sono sentita anche con il presidente del consiglio di istituto, che è un genitore”. Nell’assemblea straordinaria convocata alle 8,30 in aula magna, il dirigente scolastico ha cercato di rassicurare gli studenti. “Ho spiegato – afferma la Oliva – che la scuola è un luogo sicuro. Quando hanno appreso il contenuto della lettera, si sono rasserenati”. Il gesto, però, solleva pesanti interrogativi.  Il messaggio minatorio accompagnato dalla bottiglietta incendiaria è infatti consono a Le macchinette per le merendine e le bevande del Palumbo-2contesti malavitosi.  

Di certo non ci si aspetta che possa fare la sua comparsa in un ambiente scolastico. Soprattutto se si considera che, da quanto riferito dalla preside, non c’era nulla che lasciasse presagire quanto avvenuto ieri. “A scuola – dichiara la Oliva – è tutto tranquillo. Stamattina ho voluto leggere la lettera agli studenti perché mi sembrava giusto che la conoscessero. Siccome il contenuto mi sembra assolutamente poco rilevante volevo che si tranquillizzassero”. Già, ma dove si annida il responsabile? “Ritengo di conoscere sufficientemente – afferma ancora la Oliva – i miei studenti. Mi sembra quanto mai strano che possa essere stato uno di loro. Però, fra 1100 ragazzi, c’è una possibilità remota che ci possa essere qualcuno che abbia manifestato il proprio dissenso in questo modo”.

E dal Palumbo, oggi, arriva un segnale di unità e compattezza. “Ho voluto stigmatizzare e bollare il comportamento, spiegando ai ragazzi che dobbiamo fare fronte comune, cercando di individuare, se è al nostro interno, il responsabile. Dobbiamo essere molto coesi e compatti”. Dopo l’assemblea, ad ogni modo, le attività sono riprese tranquillamente. A scuola si percepiva un’atmosfera serena. Quel foglio A4, insomma, almeno per il momento, sembra non abbia lasciato strascichi significativi fra gli studenti del Palumbo. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bottiglietta incendiaria e minacce al "Palumbo", la preside: "Modalità mafiosa"

BrindisiReport è in caricamento