"Braico": il rudere finalmente viene messo in sicurezza. "Ma non basta"
Dopo il sopralluogo effettuato in settimana dall'assessore ai Lavori pubblici, Cosimo D'Angelo, sono iniziati i lavori di consolidamento e messa in sicurezza della palazzina abbandonata del parco Cesare Braico. Gli operatori della Multiservizi, sotto lo sguardo dello stesso D'Angelo, sono al lavoro da stamattina
BRINDISI – Dopo il sopralluogo effettuato in settimana dall’assessore ai Lavori pubblici, Cosimo D’Angelo, sono iniziati i lavori di consolidamento e messa in sicurezza della palazzina abbandonata del parco Cesare Braico. Gli operatori della Multiservizi, sotto lo sguardo dello stesso D’Angelo, sono al lavoro da stamattina (4 ottobre) per murare i varchi d’accesso al fatiscente immobile, che da anni costituiva una grave minaccia per gli avventori del parco, soprattutto per i bambini.
I dipendenti della società partecipata stanno provvedendo anche a curare le aiuole, tagliando l’erba incolta. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro fra Comune, Monteco e Bms per decidere il da farsi sui cumuli di materiale edile di risulta che giacciono abbandonati accanto all'edificio.
L’amministrazione comunale si è attivata in seguito a un’iniziativa di Giampiero Epifani, componente del movimento “Salviamo il Braico”, autore di una lettera indirizzata al sindaco e al prefetto in cui rimarcava l’estrema pericolosità della struttura, al centro 31 mesi fa di un’intimazione di messa in sicurezza rivolta dal commissario straordinario, Bruno Pezzuto, all’Asl, proprietaria dello stabile.
Ma il movimento di Epifani raggiungerà fino in fondo il suo obiettivo solo quando quel rudere sarà raso al suolo. L’attenzione, quindi, resta alta.