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Torna l'ora legale. Breve storia di un sistema che non tutti utilizzano

Torna l’ora legale. Lancette in avanti di 60 minuti, questa notte si dormirà un’ora in meno, ma da domani giornate più lunghe e luminose; le lancette saranno spostate alle 2 di notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo

Torna l’ora legale. Lancette in avanti di 60 minuti, questa notte si dormirà un’ora in meno, ma da domani giornate più lunghe e luminose; le lancette saranno spostate alle 2 di notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo. Un appuntamento che ritorna due volte all’anno, le lancette resteranno spostate per sette mesi.

Già alla fine del 1700 Benjamin Franklin, inventore e uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, teorizzò la necessità di sopprimere un’ora a ridosso del periodo estivo per indurre le persone ad alzarsi e consentire un risparmio energetico nelle ore serali, l’idea però venne accantonata per essere ripresa durante il periodo della prima guerra mondiale, quando il risparmio energetico divenne, per ovvi motivi, una priorità.

Venne però abolita e ripristinata diverse volte, spostando l’orario e il periodo fino al 1996 quando in tutta Europa si adottò lo stesso calendario per l’ora legale. Molti sono i Paesi che non usano l’ora legale, come quelli della fascia tropicale, in Africa dove è scarsamente usata o in Russia che ha abolito l’ora solare nel 2011 portando come motivazione lo stress causato dal cambio d’ora in inverno.

Non solo stress, le conseguenza sulla salute portate da questo cambio sono molte: dal rischio d’insonnia, legato alla minore produzione di melatonina favorita dal buio, fino a problemi di affaticamento, irritabilità ed emicrania. Molto importante è non cambiare le abitudini, mantenendo la regolarità del ciclo sonno-veglia, e, soprattutto, approfittare della luce, delle giornate più lunghe per fare qualcosa di piacevole.

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