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Cronaca

“Nessun traffico di clandestini, io riparo barche”: ottiene i domiciliari

Natale Morleo lascia il carcere di Lecce dopo otto giorni: il gip accoglie istanza del difensore

BRINDISI – “Nessun traffico di clandestini. Io riparo barche: è il mio lavoro, non faccio altro”. Dopo essere stato interrogato dal gip del Tribunale di Lecce, Natale Morleo, 37 anni, di Brindisi, ha lasciato il carcere del capoluogo salentino avendo ottenuto il riconoscimento degli arresti domiciliari.

L’interrogatorio e la difesa

daniela d'amuri-21L’indagato, difeso dall’avvocato Daniela D’Amuri (del foro di Brindisi) ha voluto rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari, Giovanni Gallo, all’indomani dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere ottenuta dal sostituto procuratore della Dda Valeria Farina Valaori ed eseguita dai finanzieri. Il pm ha dato parere negativo all’attenuazione della misura, poi concessa dal gip. La penalista ha già anticipato il ricorso al Tribunale del Riesame, sostenendo l’assoluta mancanza di gravi indizi di colpevolezza.

L’arresto

Morleo era finito in cella il 12 dicembre scorso, nell’ambito dell’inchiesta su un presunto traffico di clandestini: secondo l’accusa, il brindisino avrebbe fatto parte di un’associazione per delinquere costituita allo scopo di “trarre illecito profitto dai flussi di immigrazione clandestina, favorendo sia l’ingresso che la permanenza illegale di stranieri, dapprima nel territorio dell’Unione europea e poi in quello nazionale”.

Le accuse

Del sodalizio, stando a quanto contestato nel provvedimento di arresto, avrebbero fatto parte cinque persone assieme a Morelo. A quest’ultimo è stato contestato il “ruolo di partecipe” con il compito di “occuparsi dell’allestimento e della riparazione delle imbarcazioni da utilizzare per il trasporto di migranti”. Avrebbe anche coadiuvato il brindisino al quale è contestato il ruolo di “organizzatore e capo del sodalizio”,  “nel trasferimento in Italia dei proventi illeciti”.

I viaggi contestati

La contestazione del pm della Dda è stata mossa “in data anteriore al 16 luglio 2018” e “tutt’ora in corso”. Tre i viaggi di clandestini contestati a Morleo, rispetto ai quali l’indagato si è dichiarato estraneo, alla presenza del suo difensore: il primo sarebbe avvenuto nel canale d’Otranto, il 2 novembre 2018, con il trasporto di 13 cittadini extracomunitari, il secondo ad Arilla, a Sud di Igoumenista con il trasporto di 30 persone e l’ultimo relativo a 12 stranieri il 30 aprile scorso.

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