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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Carico di Hogan appena rapinate: condannato a 5 anni il proprietario del nascondiglio

Gli trovarono un tesoretto di scarpe Hogan, Tod’s e Gucci,per un valore complessivo di due milioni di euro: era il carico di un tir rapinato lungo la statale 379 Brindisi - Bari, all’altezza dello svincolo per Torre Canne.

BRINDISI - Gli trovarono un tesoretto di scarpe Hogan, Tod’s e Gucci,per un valore complessivo di due milioni di euro: era il carico di un tir rapinato lungo la statale 379 Brindisi - Bari, all’altezza dello svincolo per Torre Canne. All’epoca fu arrestato per ricettazione, ora Luigi Zinzeri, 63 anni, coltivatore di carciofi difeso dall’avvocato Giuseppe Guastella, è stato condannato a cinque anni di reclusione dal gup Maurizio Saso. Il pm, Savina Toscani, tenuto conto dello sconto di un terzo previsto dal rito, aveva invocato una pena di 3 anni e 6 mesi.

Il bottino si trovava all'interno di una masseria situata in contrada "La Pigna", nelle campagne di Tuturano: fu il Gps a indirizzare sulla pista e sulla strada giusta i poliziotti della Squadra mobile di Brindisi, diretti dal vicequestore Alberto Somma, che giunsero a individuare Zinzeri nel corso di indagini condotte in collaborazione con gli agenti del commissariato di Monopoli.

Per la difesa, che sosterrà la propria tesi anche in appello, Zinzeri avrebbe potuto rispondere di favoreggiamento, ma non di ricettazione. Per il giudice dell’udienza preliminare, invece, poiché la merce rubata era nella sua disponibilità, in un deposito in cui furono trovate anche pistole, passamontagna, parrucche e cartucce appartenenti al commando armato, non c’era da avere alcun dubbio.

La rapina risale al 24 febbraio scorso. Il conducente, una persona residente nel Leccese, era diretto verso un noto outlet di Casette D'Ete, nelle Marche. Intorno alle 23.30, il malcapitato fu affiancato e costretto fermarsi da tre automobili (una Lancia Delta, una Fiat 159 e un veicolo non identificato) a bordo delle quali viaggiavano almeno 8 individui con il volto coperto da una parrucca e da un passamontagna.

Luigi Zinzeri L’assalto fu brutale. Dopo essersi impadroniti del camion, infatti, i balordi costrinsero la vittima a entrare nel bagagliaio di una delle loro auto, per poi scaricarlo in aperta campagna, a qualche chilometro di distanza. Chiese subito aiuto a delle persone che si trovavano in un'autocarrozzeria di Fasano, successivamente, la vittima riuscì a contattare la polizia attraverso il 113. Le ricerche partirono immediatamente. Grazie alla segnalazione ricevuta dall'impianto Gps di cui era munito l'autoarticolato, i poliziotti riuscirono a circoscrivere la zona in cui lo stesso era stato occultato. E intorno alle 8.30 del giorno successivo, gli investigatori individuarono la masseria in cui era stata collocata la refurtiva: ben occultata all'interno di un vano.

Il proprietario, Zinzeri, già noto alle forze dell'ordine proprio per ricettazione, fu condotto in carcere. Ha poi ottenuto gli arresti domiciliari.

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