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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Consales, ancora grane con Equitalia: altra cartella su albo pretorio Comune

Altre grane per il sindaco di Brindisi, ancora una volta "irreperibile" per Equitalia con tanto di avviso affisso proprio all'albo pretorio del Comune di Brindisi, a "casa sua".

BRINDISI - Altre grane per il sindaco di Brindisi, ancora una volta “irreperibile” per Equitalia con tanto di avviso affisso proprio all’albo pretorio del Comune di Brindisi, a “casa sua”.

Stavolta a finire nel novero degli avvisi di accertamento è una società del primo cittadino, la Mondovideo Sas, di Consales Cosimo & Co. Anche in questo caso si tratta di un debito che, per essere finito nelle mani dell’ente di riscossione, ha da essere di genere previdenziale o erariale. Potrebbe trattarsi di poche centinaia di euro, così come di qualche migliaio. E si tratta di un debito contratto da una società a lui intestata, che risulta essersi occupata di produzioni video, impiegata insomma sempre nel settore della comunicazione, ambito in cui Consales ha operato a lungo, prima di diventare sindaco. La cartella esattoriale in questione è pubblicata sull’albo pretorio del Comune di Brindisi.

La stessa medesima situazione si era verificata il 26 novembre del 2013, quando sempre per “irreperibilità” Equitalia gli aveva dovuto notificare attraverso Poste italiane un avviso contenente anche in quel caso una cartella esattoriale, pubblicato allo stesso modo sull’albo pretorio del Comune.

E’ una nota dolente Equitalia per il primo cittadino di Brindisi che, secondo gli inquirenti e gli investigatori che indagano su di lui (per una porzione di accuse è già stato rinviato a giudizio), avrebbe maturato nel tempo un conflitto di interessi pari a circa 800 mila euro. L’esposizione debitoria finita sotto la lente della magistratura e ora a partire da novembre al vaglio del Tribunale di Brindisi (per ipotesi di truffa, abuso d’ufficio e concussione), è pari a 428 mila euro, di cui 385 di debiti tributari e verso istituti previdenziali. Ci sono poi i 300 mila euro che a causa di un debito personale per una vecchia storia, per i quali Consales pure è finito a giudizio in concorso con Giuseppe Puzzovio, ex direttore della sede Equitalia di Brindisi per aver costretto con minaccia implicita i dipendenti della sede di Equitalia ad accettare in violazione di legge più rate di un debito pari a 315mila euro, con "provviste di denaro contante non tracciate".

Infine, sempre in concorso Consales e Puzzovio di abuso d'ufficio: Puzzovio avrebbe messo a disposizione di Consales il proprio conto corrente presso il Banco di Napoli di Bari per emettere un assegno circolare di 4.500 euro per pagare una rata di debito scaduto. Questo è uno spicchio dell'inchiesta sulla pubblica amministrazione condotta dalla Digos su delega dei pm Giuseppe De Nozza e Savina Toscani.

Ora spunta un nuovo debito, maturato con la Mondovideo Sas, ma la circostanza paradossale, su cui sicuramente il sindaco è incolpevole, mentre il dito va certamente puntato contro la macchinosità della burocrazia, è che egli risulti irreperibile, pur essendo personaggio pubblico. Un’arma a doppio taglio, insomma: Equitalia non riesce a notificare alla sua società la cartella, di contro i suoi fatti privati vengono spiattellati sul sito del Comune che amministra. 

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