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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Brindisi-Corfù, tra sorprese e difficoltà

BRINDISI – Gli alberi della goletta Palinuro, una delle navi scuola della Marina Militare, potrebbero stagliarsi sullo sfondo del monumento al Marinaio, nei giorni (8-11 giugno) in cui decine di barche a vela ormeggeranno nel porto interno di Brindisi per la partenza della regata internazionale Brindisi-Corfù.

BRINDISI – Gli alberi della goletta Palinuro, una delle navi scuola della Marina Militare, potrebbero stagliarsi sullo sfondo del monumento al Marinaio, nei giorni (8-11 giugno) in cui decine di barche a vela ormeggeranno nel porto interno di Brindisi per la partenza della regata internazionale Brindisi-Corfù, giunta quest’anno alla 29esima edizione.

La possibile sorpresa è emersa nel corso della riunione della conferenza dei servizi svoltasi stamani a Palazzo Nervegna, con l’obiettivo di risolvere una serie di problematiche tecniche sollevate dall’organizzatore dell’evento, il Circolo della Vela Brindisi, presieduto da Teodoro Titi. Lo stesso Titi, affiancato anche dal past president del Circolo, Livio Georgevich, e dal vice presidente, Pasquale Colelli, ha consegnato ai rappresentati dei vari enti seduti intorno al tavolo (Comune di Brindisi, Autorità portuale, Capitaneria di porto, Consorzio Asi, Provincia, Camera di commercio) una lista dei nodi organizzativi da sciogliere.

Buona parte di questi sono legati alla sovrapposizione con il Negramaro Wine Festival, che, proprio come l’anno scorso, si svolgerà gli stessi giorni (8-11 giugno) in cui le unità da diporto in gara ormeggeranno sul lungomare Regina Margherita. Titi ha infatti chiesto che si proceda in maniera tale da evitare i disagi patiti nella passata edizione, quando il medesimo palco, allestito ai piedi della scalinata Virgilio, ospitò la cerimonia di presentazione della regata e, quasi contemporaneamente, le prove di una band musicale che si sarebbe dovuta esibire in serata.

Le due parti, Circolo della Vela e organizzazione del Wine Festival, si incontreranno fra qualche giorno per mettere a punto un piano organizzativo. Dalla conferenza dei servizi, ad ogni modo, è emersa la volontà di installare il palco all’altezza di piazza Dionisi, di fronte al Bar Betty. Gli spettatori si piazzeranno quindi nello spazio compreso fra lo stesso palco e i giardinetti Vittorio Emanuele.

Questione parcheggi. Le persone coinvolte direttamente nella regata potranno utilizzare il parcheggio di via Del Mare gestito dalla società Multiservizi. A disposizione dei comuni cittadini, invece, verrà messo il piazzale di via Spalato. Sia gli uni che gli altri potranno poi raggiungere il lungomare a bordo un trenino elettrico.

Sovrapposizione con i cantieri di piazzale Lenio Flacco. Per la quarta volta consecutiva, le barche partiranno dal porto interno, dislocandosi nel vasto tratto di banchina compreso fra l’area antistante la Capitaneria e l’Approdo delle Indie, nel Seno di Ponente. I lavori di restyling della porzione di lungomare compresa fra palazzo Montenegro e la scalinata di piazzale Lenio Flacco non saranno un problema. Il dirigente dell’ufficio Lavori pubblici del Comune, Fabio Lacinio, ha infatti dato la propria disponibilità a fermare per una settimana i cantieri, in maniera tale da liberare in profondità almeno 4 metri di banchina per le manovre dei diportisti.

Stand. Il presidente del Circolo della Vela ha annunciato la volontà di inserire alcuni stand espositivi riservati a varie società che operano nel settore della nautica da diporto, ciascuno di essi largo tre metri, lungo viale Regina Margherita. Stessa cosa, con fini ovviamente diversi, verrà fatta dagli organizzatori del Wine Festival . Anche in questo caso, dunque, le parti dovranno incontrarsi per scegliere un’unica tipologia di stand da utilizzare.

Approvvigionamento energetico. Sia gli stand che i diportisti avranno bisogno di un importante apporto di energia elettrica. Per questo, si è deciso di rendere operative alcune delle pozzette collegate alla rete Enel che insistono sul lungomare. Le colonnine realizzate sulla banchina, infatti, come insegnano i disagi verificatisi lo scorso anno, da sole non bastano per rifornire le barche.

Maxi nel porto interno? Fra le barche in gara, come ogni anno, vi saranno anche dei “maxi”. L’idea del presidente Titi è quella di concedere un’area del porto ad almeno quattro maxi, per il mese che precederà la regata. Il compromesso raggiunto in sede di conferenza consiste nel far ormeggiare tali imbarcazioni nel porticciolo turistico, prima del trasferimento nel porto interno, a ridosso della regata.

A tal proposito, a margine della conferenza, Titi ha anche espresso l’intenzione di predisporre un percorso di regata alternativo, e leggermente più lungo rispetto agli altri equipaggi, per i maxi, in maniera tale che questi possano solcare lo specchio d’acqua antistante il litorale salentino, in una sorta di sfilata davanti a spiagge e località marittime, ma soprattutto per dare vita ad una sfida tra “siluri” da regata. La fattibilità di questa ipotesi, però, è ancora tutta da verificare.

La Palinuro. La vera sorpresa della 29esima edizione della Brindisi-Corfù, come detto, potrebbe essere la presenza della Palinuro, nave scuola per gli allievi sottoufficiali della Marina militare, costruita in Francia nel 1934 e acquistata nel 1951 dalla stessa Marina Militare italiana, per affiancarla alla nave scuola Vespucci. Gli approdi della Palinuro riscuotono sempre un enorme successo di pubblico.

L’idea sarebbe quella di far ormeggiare la nave fra le due boe posta di fronte alla banchina Ammiraglio Millo del rione Casale, in pratica sotto il monumento al Marinaio, predisponendo una passerella che consenta alle persone di salire a bordo della goletta e ammirare così le sue bellezze. L’organizzazione avrebbe voluto far arrivare la Palinuro nel 2015, in occasione della 30esima edizione della regata. C’è un possibilità concreta, però, di anticipare i tempi. Tutto dipenderà dalla Marina Militare, che si dovrà esprimere con un sì o con un no in merito alla richiesta formulata dal Circolo della Vela.

Difficoltà economiche. L’arrivo della Palinuro sarebbe la ciliegina sulla torta di una regata che anche quest’anno è presa dalla sfida con le difficoltà globali della crisi economica . “Con la crisi – spiega Teodoro Titi a BrindisiReport.it – diviene sempre più difficile trovare partner commerciali. Da settembre siamo al lavoro per coinvolgere nuovi sponsor. Ma non è semplice”.

Tali problematiche sono acuite inoltre dalla carenza di risorse messe a disposizione dalle istituzioni e da un ulteriore ostacolo sorto in questi giorni: l’ormai imminente approvazione di una legge, da parte del parlamento greco, che istituirà una tassa di stazionamento sulle unità da diporto (a meno che non si introduca un’esenzione per le imbarcazioni iscritte a una regata). “L’eventuale introduzione di una tassa di stazionamento – ammette Titi – potrebbe spingere numerosi equipaggi a disertare la regata. Speriamo che questo non avvenga. Sarebbe l’ennesima difficoltà di un percorso già di per sé molto complicato”. La seduta della conferenza dei servizi, ad ogni modo, è stata aggiornata al prossimo 24 marzo, quando si affronteranno ulteriori questioni di natura tecnica, prima che la fase organizzativa della regata possa poi entrare nel vivo. (Foto di Gianni Di Campi)

 

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