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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Diffamò l'Impresa Barretta via Facebook: due mesi di reclusione

Dopo la querela presentata dall'azienda, una donna patteggia la pena. Aveva pubblicato frasi offensive, condite di insulti, in risposta a un post

BRINDISI - Insulti e diffamazione via Facebook, arriva il patteggiamento al Tribunale di Brindisi per una donna. I fatti: il 27 aprile 2019, la protagonista della vicenda, A.D.C., pubblicò sul social network Facebook - in risposta a un post apparso sulla pagina "Per sempre Brindisi" concernente commenti al servizio televisivo "Linea Blu" andato in onda lo stesso giorno - il seguente commento: "Prenditela conicessi Barretta non con la Rai sono loro che hanno chiesto pubblicità personale... gente di merda che sta in piedi grazie a questa città e ai suoi politici piedini da quattro soldi come loro. Proprio loro che dovevano esaltarla".

Subito dopo la lettura del post, la impresa Barretta si rivolse al proprio avvocato che, a seguito di denuncia, provvide a querelare l'avventata autrice del post, ritenendolo lesivo della reputazione e dell'onore della medesima, oltre che espresso in maniera triviale fuori dai limiti di continenza e moderazione richiesti da un normale diritto di critica. 

A seguito di decreto di citazione in giudizio, formulato dal pm Alfredo Manca, all'udienza del 4 febbraio 2022, il giudice Simone Orazio ha pronunciato sentenza di patteggiamento nei confronti di A.D.C., applicando alla stessa la pena di 2 mesi di reclusione, previa concessione delle circostante attenuanti generiche equivalenti alla contestata circostanza aggravante (la pubblicazione a mezzo Facebook) condannando la imputata al pagamento delle spese processuali in favore della parte civile. Pena sospesa.  La Impresa Barretta ha ora cinque anni per promuovere in separato giudizio civile domanda per il risarcimento dei danni non patrimoniali connessi al fatto.

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