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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

BrinPark: entrano di forza al supermercato tra minacce e insulti

Denunciate due donne e il figlio della più anziana, intervenuto in un secondo momento, fermato e poi fuggito aiutato dalla madre

BRINDISI – Parapiglia all’ingresso del supermercato Eurospin del centro commerciale BrinPark, alle porte della città, dove nella mattinata di oggi 18 marzo due donne, cui poi si è aggiunto il figlio della più anziana di esse (e compagno dell’altra), hanno violato le norme anti-contagio stabilite dal decreto governativo con una azione plateale, una prima volta sedata dalla polizia, e poi ripetuta in assenza degli agenti. Sceneggiata finale con minaccioso intervento del giovane, bloccato dagli agenti e infine riuscito a fuggire aiutato dalla madre.

Il giovane, resosi irreperibile, è D.S. di 23 anni, mentre la madre è R.P. di 50 anni: lui è stato denunciato per minaccia grave, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, la madre solo per oltraggio e resistenza, ma anche, assieme alla compagna di suo figlio, T.P. di 21 anni, per inosservanza dell’ordine dell’autorità, come previsto dal decreto del 23 febbraio scorso e successive modifiche, sui comportamenti da assumere per arginare la diffusione del coronavirus.

Le due donne, riferisce la polizia, si sono presentate all’ingresso del supermercato attorno alle 11 con una bambina di tre anni al seguito, pretendendo di saltare la fila creatasi per via della regolamentazione degli accessi, e di entrare subito all’interno.   È intervenuta subito la guardia giurata di servizio chiedendo loro di attendere. Il vigilante è stato investito da improperi e ingiurie “in stretto dialetto brindisino”, e con l’affermazione da parte delle donne che loro facevano come volevano, senza accettare alcuna disposizione da altri.

Vista la foga delle due la guardia giurata ha chiamato una pattuglia della Sezione volanti che era in transito in quel momento.  Gli operatori della polizia “spiegavano ai clienti in attesa, quindi anche alle due donne, che necessariamente l’ingresso per fare la spesa doveva essere regolamentato: quindi, vedendo che gli animi erano tranquilli, risalivano nell’autovettura di servizio”, riferisce una nota della questura.

Le due donne non aspettavano altro: appena la volante è ripartita entravano di forza nel supermercato, e la guardia giurata era costretta a richiamare gli agenti. Stavolta la musica è cambiata. Le due sono state raggiunte dai poliziotti e fatte uscire, poi condotte accanto all’auto di servizio per le identificazioni e le denunce. Ma la faccenda era tutt’altro che chiusa.

Infatti quando erano stati conclusi gli atti di rito, si avvicinava alla pattuglia D.S., con fare minaccioso che insultava e minacciava di morte i poliziotti. Gli agenti ovviamente lo bloccavano per condurlo in questura e per procedere anche a suo carico, ma improvvisamente la madre del giovane si piazzava tra il figlio e i poliziotti, spintonandoli e favorendo la fuga di D.S., il quale coglieva l’occasione per minacciare di morte anche la guardia giurata, incrociata mentre lasciava il centro commerciale. Gli atti sono stati consegnati al magistrato di turno della Procura, che deciderà quali richieste formulare al giudice delle indagini preliminari a carico del giovane.

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