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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Economia e scienza della felicità sostenibile con Left

Una serata all'insegna dell'economia quella che si è svolta ieri nell'atrio del museo provinciale di Brindisi. Ad organizzarla, l'associazione politico culturale Left Brindisi che nell'ambito delle sue iniziative ha voluto invitare l'amministratore unico di Acquedotto Pugliese Spa, Nicola Costantino

BRINDISI - Una serata all’insegna dell’economia quella che si è svolta ieri, alle 18.30, nell’atrio del museo provinciale di Brindisi. Ad organizzarla è stata l’associazione politico culturale Left Brindisi che nell’ambito delle sue iniziative ha voluto invitare l’amministratore unico di Acquedotto Pugliese Spa, Nicola Costantino, per parlare del suo ultimo libro “Abbondanza, per tutti- Contro la scienza triste della scarsità” ( Donzelli editore, pagine 137-euro 17,50).

A dialogare con l’ingegnere c’erano Alessandra Amoruso della presidenza di Left Brindisi e il direttore del dipartimento di Storia, Società e Studi sull’uomo dell’Università del Salento, Tonino Gioia. A due anni dalla sua fondazione Left Brindisi prosegue quindi a pieno ritmo la sua attività culturale. Come affermato dal suo presidente, Carmine Dipietrangelo, “Left intende rimanere un’associazione politico-culturale con l’ambizione di mettere insieme altre associazioni di centro sinistra perché pensiamo che ci sia bisogno, in città, di sviluppare questi momenti, perché le idee prevalgono sugli uomini”. Dipietrangelo ha quindi preannunciato che a settembre sarà inaugurata la nuova sede dell’associazione, sede che sarà messa a “servizio della città” e nella quale si terranno diverse attività culturali (dalle mostre alle proiezioni).

Dopo l’intervento di Alessandra Amoruso che ha parlato di come la “scienza triste” tracciata nel libro le abbia dato la sensazione di poter Tonino Gioia-2diventare una “scienza della felicità sostenibile”, ponendo all’autore la domanda su come essa potrebbe tradursi in politiche reali di governance, la parola è passata a Tonino Gioia che ha evidenziato come il libro affronti “una serie di temi che cominciano a porsi ovunque”, le chiavi di lettura usate dall’autore (quelle cioè dell’economista britannico John Maynard Keynes) ed ha quindi proseguito sostenendo che “se guardiamo le cose con gli occhi della congiuntura il pessimismo tende a prevalere. Dobbiamo avere la forza di elevarci dalla congiuntura. Dobbiamo pensare in termini di generazioni future”. Gioia ha affermato poi: “In questa ossessione dei tempi attuali ci scordiamo che siamo eredi di grandi culture, ideologie. Dobbiamo recuperarle per il futuro”. Il professore ha quindi offerto una panoramica sui grandi economisti e le loro teorie: da Adam Smith a John Keynes, da Thomas Malthus a Karl Marx terminando con Nicolas De Condorcet.

In “Abbondanza, per tutti” Costantino affronta il tema dell’abbondanza dei fattori produttivi ( lavoro, capitale e risorse naturali) che caratterizza l’attuale situazione economica. Dal volume emerge che oggi, grazie all’aumento di produttività dovuto al progresso tecnologico, il lavoro e capitale sono più abbondanti e che anche le limitate risorse naturali oggi possono essere usate con più attenzione. Inoltre, se nel passato le crisi economiche mondiali erano generate da un eccesso di domanda rispetto all’offerta, oggi avviene esattamente il contrario: la domanda è insufficiente rispetto alla possibile offerta. E questo per via di una mal distribuzione di redditi e patrimoni. L’autore quindi in chiusura di libro scrive che: “dobbiamo anche cambiare i nostri stili di vita, privilegiando la qualità rispetto alla quantità e, soprattutto, perseguire una più equa ripartizione dei redditi e dei patrimoni” (pag. 136).

Un momento della serata-2Il qualificato ospite di Left ieri quindi ha esordito parlando dei tre ruoli professionali rivestiti nel corso della propria carriera (prima direttore tecnico dell’impresa Dioguardi, poi professore universitario e, infine, amministratore unico di Acquedotto Pugliese) e degli “anni impegnativi e stimolanti” vissuti a Brindisi. Spiegando quindi perché gli autori definiscono l’economia una “scienza triste” (perché studia le risorse scarse) Costantino ha affrontato quindi diverse tematiche come il problema della fame sofferta oggi nel mondo da tante persone, spiegando che “oggi si soffre la fame perché non c’è reddito per acquistare il cibo che c’è”, che il “problema più grosso che abbiamo è la distribuzione di questa abbondanza, che il capitale è abbondante perché con l’enorme progresso tecnologico c’è sempre più bisogno di macchinari e meno di persone e che la tecnologia insegna però che possiamo usare le risorse naturali in maniera molto rispettosa.

I dati sulla crescita demografica mondiale, la disoccupazione tecnologica, la riduzione delle ore di lavoro settimanali dalla fine dell’Ottocento ad oggi, l’attuale eccesso di produzione agricola e, infine, la domanda sempre più forte di regole globali sono stati gli argomenti che hanno concluso l’intervento di Costantino. Una serata, quella offerta ieri da Left Brindisi, culturalmente importante, che ha offerto molti spunti di riflessione sulla situazione economica che stiamo attraversando.  

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