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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Enel finanzia l’innovazione: pioggia di fondi per le start-up

Questa mattina a Palazzo Guerrieri è stato presentato "Incense", il super-acceleratore di start-up firmato Enel. A presidiare la conferenza l'assessore regionale Loredana Capone, il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales (Pd), il vicepresidente, Giuseppe Marchionna

BRINDISI - Questa mattina a Palazzo Guerrieri è stato presentato “Incense”, il super-acceleratore di start-up firmato Enel. A presidiare la conferenza l’assessore regionale Loredana Capone,  il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales (Pd), il vicepresidente, Giuseppe Marchionna. In seguito in programma per l’intero pomeriggio un workshop presidiato da Luca Seletto, di Enel, per approfondire il progetto. Incense è un programma europeo, uno degli acceleratori di Fireware accelerate, progetto della Commissione europea destinato a finanziare e supportare start up nell’ambito dell’innovazione digitale attraverso un fondo di 80 milioni.

Incense, acceleratore coordinato da Enel e compartecipato da Endesa , (la maggiore utility spagnola controllata da Enel), Accelerce, principale acceleratore di start up del nord Europa e Fundin box, selezionerà 42 fra start up e Pmi,  con progetti innovativi legati allo sviluppo di tecnologie verdi cui offrire un finanziamento a fondo perduto di 150mila euro e un programma di accelerazione ad hoc di sei mesi, attività di accompagnamento come ad esempio lo sviluppo di un business plan, training e di networking internet-based. L’obiettivo di questo programma è quello di promuovere appunto l’innovazione e la crescita dell’occupazione tecnologica, nel settore energetico attraverso tecnologie verdi. I settori in cui si concentra il progetto sono: efficacia energetica e domotica, energie rinnovabili, smart grid, accumulo di energia, soluzioni avanzate per la diagnosi e l’automazione , la mobilità elettrica,  la sicurezza informatica e la digitalizzazione attraverso l’iIc. I bandi lanciati da Incense sono due uno è stato aperto ad ottobre 2014, l’altro sarà aperto a giugno2015.

L’intervento dell’assessore regionale Loredana Capone mette in luce le ragioni che hanno portato ad avviare nella città di Brindisi un Hub di lavoro del progetto Incense: “L’azione della Regione se non è condivisa e supportata dalle amministrazioni comunali è davvero un progetto che rimane nel cassetto. Mi auguro di dare un contributo sulla strategia regionale che c’è dietro l’impegno sulla ricerca e l’innovazione, per comprendere anche come si inserisce un progetto di Enel a sostegno delle start up per quella strategia. Ma l’impegno deve essere comune e favorevole verso le nuove iniziative, questo può accadere solo se Brindisi, come tante altre città, diventa una smart city, una città intelligente che punta a mettere delle opportunità in campo ”. Inoltre l’assessore ci tiene a precisare: “Il progetto non è un’attività solo dell’amministrazione , la politica è importante perché fornisce condizioni di opportunità, ma senza la ricezione del messaggio verso l’innovazione da parte delle università dei centri di ricerca e delle imprese, anche li il percorso si interrompe”.

A detta dell'assessore, l’amministrazione comunale di Brindisi aspira a liberarsi dalla definizione tipica di città industriale, in cui Enel ricopre un ruolo importante, per uscire dalla visione generale di vecchia manifattura, e diventare centro di sviluppo di idee innovative. Brindisi, si è detto, rappresenta una grande speranza per lo sviluppo di questo progetto perché non solo ha tutte le aziende dell’aerospazio qui presenti,  importanti aziende delle tecnologie informatiche, un settore relativo alla meccanica,  è dotata di porto ed aeroporto, che per stabilire partnership internazionali sono fondamentali perché riducono i costi.

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