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Cronaca

"Spariti 217mila euro". Chiesto rinvio a giudizio per ex amministratore farmacia comunale. Peculato e calunnia

Bufera giudiziaria sulla farmacia comunale con un "danno patrimoniale" riconducibile a una ipotesi di peculato, "attualmente quantificabile in almeno 217.027 euro. Danno provocato al Comune di Brindisi

BRINDISI - Bufera giudiziaria sulla farmacia comunale con un “danno patrimoniale” riconducibile a una ipotesi di peculato, “attualmente quantificabile in almeno 217.027 euro". Danno provocato al Comune di Brindisi, in quanto la “Servizi farmaceutici Brindisi srl” è società totalmente partecipata dallo stesso. La procura di Brindisi ha chiesto il rinvio a giudizio per peculato, calunnia e falsa dichiarazione all’autorità, per l’ex amministratore unico della società con sede in via Grazia Balsamo: il 14 aprile prossimo Anna Cavaliere, 42 anni, di Brindisi, dovrà affrontare l’udienza preliminare dinanzi al gup Tea Verderosa.

Le accuse.

Al capo A risponde di peculato aggravato continuato. La contestazione parte dal presupposto che la donna era all’epoca dei fatti (dal 2010 fino al febbraio 2013) una incaricata di pubblico servizio. Fino alla nomina di Gianluca Quarta, come liquidatore, infatti, era amministratore della società Servizi Farmaceutici che si occupava della gestione delle farmacie comunali. “Con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso avendone per ragione del suo servizio il possesso o comunque la disponibilità – sostiene il pm Raffaele Casto – si appropriava, così cagionando al Comune di Brindisi un danno patrimoniale di rilevante gravità attualmente quantificabile in almeno 217.027 euro, di moduli per assegni bancari che si impegnava a consegnare al liquidatore, dei quali solo quattro ne consegnava al liquidatore una volta appreso d’essere stata denunciata, mentre di altri quattro aveva già riempito” ed erano per altro “posdatati”, in favore della Farvima Medicinali Spa” .

Poi: “Il libro giornale del 2012; documenti contabili; 20.435 euro appostati come acconti a fornitori, ma carenti di fatture: 6.790 euro come giacenza di cassa”. Perfino lo stipendio sarebbe stato “ritoccato”, ritiene la procura, che ipotizza tra l’altro che vi siano state altre somme non gestite correttamente e quindi sottratte al Comune. Anna cavaliere risponde anche di calunnia pluriaggravata, per aver denunciato per falso il liquidatore Gianluca Quarta, sapendolo innocente, oltre che di “falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale su qualità personali proprie” per aver dichiarato, tanto il 25 marzo quanto il 2 aprile 2014, durante gli interrogatori sostenuti come persona indagata, di essere in possesso nel 2008 della laurea in farmacia, mentre in realtà non era ancora così.

Numerose le fonti di prova indicate. Le persone offese che potranno costituirsi parte civile sono la Servizi Farmaceutici Spa, il Comune di Brindisi e il liquidatore, Gianluca Quarta. 

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