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Cronaca

Ferragosto con la Guardia Costiera: sigilli al lido, le emergenze e i soccorsi in mare

La lunga giornata di Ferragosto, per gli uomini della capitaneria di porto di Brindisi, inizia alle cinque del mattino. Il maestrale increspa il mare, il battello pneumatico Hurricane plana sulle onde e se le lascia alle spalle.

BRINDISI - La lunga giornata di Ferragosto, per gli uomini della capitaneria di porto di Brindisi, inizia alle cinque del mattino. Il maestrale increspa il mare, il battello pneumatico Hurricane plana sulle onde e se le lascia alle spalle. L’operazione “Mare Sicuro” richiede un buon dispiegamento di forze, per fronteggiare le eventuali emergenze ma non solo. Soprattutto per prevenirle e per porre un argine ai comportamenti scorretti, all’utilizzo del demanio marittimo al di fuori delle regole. Il comandante del porto, il capitano di vascello Mario Valente, è alla sua scrivania di buon mattino: si lavora sodo, bisogna dare le direttive, prendere in esame le problematiche che via via emergono, e nel frattempo non dimenticare le criticità già in corso, come il caos determinato dalla nave Larks che è ancora ferma a Igoumenitsa. Una valanga di mail arriva all’indirizzo predisposto dalla capitaneria per fornire informazioni: sono centinaia, le richieste sono molto esigenti, anche oltre la competenza della capitaneria. A ognuno viene risposto, con particolare attenzione per coloro che dalla Grecia devono tornare a Brindisi e non sanno come fare.

Lido sequestrato a Torre San Gennaro

il sequestro del lido-2Il primo intervento del giorno “clou” dell’estate è a Torre San Gennaro, a Lido Presepe: nei giorni scorsi erano giunte segnalazioni a fiotti. Il gestore di un ristorante era solito allestire un lido nonostante non avesse alcuna concessione, ma solo una autorizzazione per il noleggio dei lettini e degli ombrelloni. Insieme alla polizia locale di Torchiarolo i militari della guardia costiera si sono recati sul posto. Ed effettivamente sull’arenile era tutto così come era stato descritto: otto lettini ben disposti in riva al mare. Nessun servizio di salvataggio, nessuna dotazione di sicurezza per i bagnanti. Sono scattati i sigilli, l’irregolarità, perché è compiuta sul demanio marittimo, ha rilievo penale. Pronta la segnalazione alla Procura della Repubblica. Sono solo le 9.30 e c’è ancora molto da fare.

La tutela dell’area marina protetta di Torre Guaceto

Torre Guaceto è il gioiello del litorale brindisino. Una riserva dello Stato, area marina protetta che va trattata con la massima attenzione, preservata soprattutto in quelle giornate in cui tutti vorrebbero nuotare, navigare, prendere il sole in barca, pescare, accendere falò e piantare tende. C’è la zona A, la riserva integrale, quella che ricade proprio attorno alla torre, che è pressoché inviolabile.

E c’è una collaborazione tra la direzione del consorzio di Torre Guaceto e la capitaneria di Brindisi che consente di stanare i malintenzionati ancor prima che si mettano all’opera. Nella notte qualcuno aveva tentato di entrare nella zona off limits con una imbarcazione da diporto. A bordo le canne da pesca. Non è riuscito nell’intento, perché i ragazzi della guardia costiera sono arrivati in tempo in motovedetta.

Il velivolo Manta, che individua le differenze termiche in mare

Altre presenze sospette sono state poi segnalate dall’equipaggio di un velivolo, il Manta, un Atr42 con dotazioni specifiche per il pattugliamento (rileva le differenze di temperatura in mare, ed è quindi in grado anche di segnalare la presenza di inquinanti in acqua). Mezzi a motore vicino alla torre: poi si è rivelato fortunatamente un falso allarme. Il via vai a Guaceto è frenetico e va conciliata la sua vocazione turistica con la necessità di conservare e tutelare un’oasi dal valore ambientale inestimabile.

I controlli ai diportisti di Villanova e Savelletri e il bollino blu (Video).

A Villanova l’equipaggio del gommone Hurricane, che ha raggiunto il porticciolo attorno alle 11 è alle prese con i diportisti. La capitaneria ha un accordo con la Lega navale. Il comandante Mario Valente e il presidente, Agostino Carparelli sono sullo stesso fronte: primo obiettivo la sicurezza in mare e la formazione di chi è al timone. Vengono ispezionate le imbarcazioni. I gommoni, gli scafi. Sono gli stessi diportisti a chiedere ai militari ragguagli. Per ottenere il bollino blu, una attestazione attraverso la quale, in caso di successive verifiche, si dimostra che i documenti, i certificati e le dotazioni di bordo sono in regola.

La lotta ai venditori ambulanti abusivi.

A Savelletri c’è una Delegazione di spiaggia, comandata da Roberto Cisternino. Di recente, e ancor prima che il ministro dell’Interno, Angelino Alfano chiedesse sforzi maggiori, si è ingaggiata un'azione di contrasto a chi non rispetta le regole del commercio itinerante, lotta che trae origine anche dalle numerose lamentele. Il fenomeno è eccessivo, talvolta diventa poco tollerabile, anche perché del tutto fuori controllo. Le multe comminate da luglio sono state una decina. Dai 3mila euro ai 5mila. Poi viene disposto il sequestro della merce che viene data in beneficenza a enti caritatevoli. Ci sono quarantacinque barche alla Lega Navale di Savelletri, 75 sono i posti. Il presidente Cosimo Castrignani, è anch’egli in prima linea. Sicurezza e bollini blu a gogo.

A Ferragosto con la guardia costiera

Il soccorso al bagnino in affanno dopo 12 salvataggi

Nel pomeriggio, dopo una mattinata di maestrale intenso, iniziano i patemi. Perché il mare è agitato, chi ha smaltito il sonno arretrato della notte sotto le stelle torna in spiaggia. E aumentano i pericoli. Arriva in sala operativa una telefonata dall'ex lido Poste, Brindisi. Un bagnino è in difficoltà. Nello specchio d’acqua antistante c’è risacca. L’addetto al salvataggio si è tuffato 12 volte. Un superlavoro che stava per non reggere. Si è sentito male, è finito in ospedale ma solo per controlli. I militari della Capitaneria hanno dato la comunicazione ai bagnanti: sconsigliato andare in mare, viste le condizioni meteomarine, in quell’area.

Il luogo della tragedia-4Il malore in spiaggia.

Attorno alle 17.30 un’altra segnalazione sul numero blu 1530: un uomo di 51 anni colpito da malore in spiaggia, a Pantanagianni, dinanzi agli occhi terrorizzati dei bagnanti. Se ne accorge proprio un militare della Guardia Costiera fuori dal servizio che gli presta le prime cure. Arriva il 118 di Carovigno. I soccorsi sono vani. Nulla da fare per il bagnante. La relazione al pm di turno l'hanno stilata i carabinieri.

L'arrivo dei soccorsi-2La novità: ora c’è il medico a bordo, è dell’Ordine di Malta

Proprio per affrontare al meglio le sfide contro il tempo che si ingaggiano nel caso in cui c’è qualcuno in mare che non si sente bene, ci sarà a breve una novità che si rende indispensabile per via di un paradosso. I medici del 118 non salgono a bordo delle motovedette, perché il loro contratto non prevede prestazioni di questo tipo, per ragioni assicurative.

Succede, quindi, che in caso di soccorso si arriva a destinazione senza personale sanitario che possa intervenire immediatamente. L’ambulanza attende in porto, la guardia costiera opera al largo. Anche a parecchie miglia dalla costa quando l’allarme proviene dalle navi in transito. Bastano a volta pochi istanti per salvare una vita: è stato quindi siglato una convenzione con i volontari dell’Ordine di Malta, sullo solco di un progetto già avviato in alcune parti d’Italia e in corso di attuazione anche altrove: medici e infermieri saliranno a bordo anche a Brindisi, e potranno quindi utilizzare la strumentazione medica, come il defibrillatore, per la quale è necessaria formazione e competenza.

Il bagnante che non rientra vicino al Pilone.

Ore 19.30. Altro momento di subbuglio. Un ragazzo risulta disperso a largo del lido Viar, poco lontano dal Pilone a Ostuni. Lo sanno tutti, tranne forse i turisti, che lì nelle giornate di maestrale si rischia la vita. Si teme il peggio. I due amici non lo vedono rientrare. Erano stati fianco a fianco fino a pochi istanti prima, sul materassino. Gli effetti personali sono in spiaggia. L’ufficiale d’ispezione, il capitano Giovanni Pigna, dispone il massimo spiegamento di forze: un mezzo da terra, una motovedetta e i volontari di Ostuni, raggiungono il posto. Il ragazzo si era allontanato per una passeggiata senza avvertire e la sua assenza prolungata aveva destato grande preoccupazione. Emergenza rientrata, con un monito da ripetere fino all’esasperazione: non si scherza in riva al mare. Sempre bene avvertire, comunicare a qualcuno i propri spostamenti, perché impegnare i mezzi di soccorso quando non ve n’è necessità può provocare ritardi in circostanze più gravi.

Le mail dei viaggiatori della Larks e le richieste più singolari.

Come se non bastasse l’ordinaria amministrazione, c’è il caos che da giorni tiene banco. Il traghetto Larks ancora fermo a Igoumenitsa e la casella di posta appositamente attivata (so.cpbrindisi@mit.gov.it) è inflazionata di mail. Sono centinaia i viaggiatori o aspiranti tali che chiedono informazioni di ogni gener. Il comandante Valente risponde con un riepilogo delle informazioni aggiornate. Poi ci sono i casi particolari: sono soprattutto coloro che, rimasti bloccati in Grecia, per il “default” non sanno come rientrare. Qualcuno scambia la Capitaneria per un tour operator e chiede perfino come fare per avere il rimborso dei biglietti. Quel che si sa è che fino al 19 agosto il traghetto sarà bloccato in Grecia. E che si spera nel miracolo perché l’avaria appare piuttosto seria e la sua risoluzione in tempi stretti, per la quantità di pezzi di ricambio che devono essere recuperati, sembra una impresa davvero ardua.

il comandante mario valente a torre guaceto-2Il tramonto.

La giornata finisce attorno al tavolo delle riunioni nell’ufficio del Comandante. Ci sono gli auguri pervenuti in mattinata da parte del Direttore marittimo della Puglia, l’ammiraglio Giovanni De Tullio, che sono stati divulgati a tutto il personale. L’operazione Mare Sicuro terminerà il 7 settembre, la stagione balneare è ancora lunga. Si ricomincia domattina, chissà a che ora. Lo si fa in un’atmosfera distesa, con determinazione e risolutezza nei momenti critici e il sorriso e qualche battuta in quelli più sereni. E’ così, come per tutte le squadre: bisogna tenere unite le forze e non perdersi d’animo, mai.

"Il motore che ci anima è la convinzione, a fine giornata, di essere utili in qualche modo al popolo del mare - spiega il comandante Valente - è questa la soddisfazione più grande, che ci ripaga di ogni sforzo".  

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