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Cronaca

Giornata europea delle lingue 2015, tra giochi, tradizione e canti

Nella Giornata Europea delle Lingue 2015 non poteva assolutamente mancare la partecipazione attiva della Scuola europea di Brindisi, dalla dirigente, Angela Citiolo, alle insegnanti, ma soprattutto agli studenti che, ancora una volta, hanno dimostrato di saper raccogliere la grande opportunità di appartenere ad una famiglia pluriculturale,l'Europa

BRINDISI - Nella Giornata Europea delle Lingue 2015 non poteva assolutamente mancare la partecipazione attiva della Scuola europea di Brindisi, dalla dirigente, Angela Citiolo, alle insegnanti, ma soprattutto agli studenti che, ancora una volta, hanno dimostrato di saper raccogliere la grande opportunità di appartenere ad una famiglia pluriculturale,l’Europa.

“Uniti nella diversità”, il motto scelto dalla Scuola europea di Brindisi che, nel programma di formazione e educazione, ha inserito l’arricchimento linguistico e culturale delle nuove generazioni. A Brindisi, la Giornata Europea delle Lingue è stata anticipata di un giorno ed ha visto protagonisti gli allievi che si sono cimentati in attività ludiche e formative, dal tradizionale gioco del fazzoletto, alla realizzazione di un poster sull’Europa, a esibizioni con giornata europea delle lingue-2canzoni in inglese. Dai più grandi, studenti della secondaria, sono stati elaborati menu provenienti da differenti Paesi europei e sono state tenute micro-lezioni di lingua straniera, nelle classi di prima e seconda della scuola primaria, sezione anglofona.

“Crediamo molto in queste attività”, spiega Patrizia Decurione, responsabile della Scuola europea. “Gli allievi acquisiscono competenze linguistiche e culturali, arricchendo il loro bagaglio di esperienze in ambienti di apprendimento ludici, sempre nuovi e stimolanti, secondo strategie di apprendimento cooperativo; giocano, sperimentano con le lingue, in una prospettiva di acquisizione delle stesse a lungo termine”, continua la Decurione. “Ciò è stato particolarmente evidente nella classe seconda della secondaria. Gli studenti hanno creato momenti di micro-lezioni in inglese, francese e italiano partendo dalla scelta dell’argomento alla stesura di una lesson plan e alla scelta delle attività da fare in classe. I singoli membri del gruppo di lavoro avevano ruoli ben definiti: l’insegnante, l’aiutante, il segretario, il ragioniere responsabile dell’organizzazione e dei materiali da utilizzare. Tal esperienza ha senz’altro contribuito ad aumentare sia il senso di collaborazione sia il livello di responsabilizzazione individuale”, conclude entusiasta la coordinatrice. Cosa c’è di meglio per aumentare la propria consapevolezza linguistica, di doverla insegnare ai più piccoli?

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