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Cronaca

Mense: la grana diventa giudiziaria. Ladisa: "Quereleremo il sindaco"

Un'altra bella grana per l'amministrazione comunale, quella della mensa per i piccoletti delle scuole elementari e materne. Un'altra grana 'giudiziaria' in chiave contenzioso, un altro capitolo che certo, a chiunque vada l'addebito delle responsabilità, non è il migliore della stagione Consales.

BRINDISI - Un’altra bella grana per l’amministrazione comunale, quella della mensa per i piccoletti delle scuole elementari e materne. Un’altra grana ‘giudiziaria’ in chiave contenzioso, un altro capitolo che certo, a chiunque vada l’addebito delle responsabilità, non è il migliore della stagione Consales. Se infatti l’amministrazione segnala all’autorità anticorruzione la Ladisa, azienda che ha avuto in carico fino a dicembre il servizio di somministrazione di pasti agli scolaretti brindisini, la Ladisa dal canto suo annuncia azioni giudiziarie nei confronti del sindaco e dei componenti della sua giunta che si sono espressi sulla vicenda ‘mensa’.

Mentre nel contempo la seconda classificata, quindi esclusa, nella gara d’appalto che si è conclusa con l’assegnazione del servizio alla Markas, pensa di poter contestare la legittimità di una determina che a posteriori modifica il capitolato autorizzando un subappalto nella preparazione dei pasti che non era previsto, anzi era del tutto impedito inizialmente.

Non v’era altra soluzione, in effetti. Non avendo la Markas un centro cottura, sequestrato quello di Cisternino, allestito in una masseria confiscata all’esito di un processo in secondo grado per truffe sulle calamità e poi ritenuta abusiva dai vigili urbani, è stato individuato un centro cottura nel Leccese, a Zollino, che però è gestito da altri che si occuperanno della preparazione dei pasti su incarico della ditta appaltatrice.

Il ricorso al Tar sorge spontaneo, a questo punto, anche solo per ottenere un pronunciamento dei giudici amministrativi sulla regolarità di un atto amministrativo firmato da un dirigente che di fatto modifica i patti, ossia i criteri di aggiudicazione di un appalto che se in principio fosse stato differentemente formulato avrebbe potuto finire per essere aggiudicato ad altri.

E’ un pasticcio quello della mensa, per cui si prevede, quantomeno stando ai proclami bipartisan che vengono fatti, un esborso di danaro per pagare avvocati e sostenere giudizi amministrativi e a quanto pare pure penali. La ditta Ladisa, la società “uscente” a cui vengono contestate dall’amministrazione Consales delle inadempienze, ritiene che in tutti questi giorni di digiuno, pranzi al sacco, risi al brodo senza brodo, siano state dette presunte verità “diffamatorie” o perfino “calunniose” nei riguardi dell’azienda che ha lasciato il servizio in mano alla Markas, effettivamente non del tutto pronta a farlo partire a regime sin dal primo giorno.

Si scorgono quindi all’orizzonte nuovi contenziosi, che si aggiungerebbero a quello avviato da Aimeri Ambiente, nel settore rifiuti, a quello di Multiservizi, a quello che si prevede con la ditta Nubile, cui vengono contestate inadempienze su cui si attendono ancora le decisioni del Comune.

Gli alunni delle elementari e materne oggi hanno mangiato decentemente. Minestrone e bastoncini di pesce preparati a sessanta chilometri da Brindisi in un centro cottura gestito da altri. Un giro vorticoso che rappresenta senza dubbio un ‘cavillo’ che potrebbe procurare altri guai all’amministrazione. E che, comunque, poteva essere evitato a prescindere con un semplice accorgimento, dicono gli addetti ai lavori. La previsione di un doppio centro cottura, uno dei quali a Brindisi città, come requisito per vincere la gara. 

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