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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Attività sindacale e non occupazione del Comune: assolto sindacalista Aprile

Attività sindacale e non occupazione illecita. Il sindacalista del Cobas, Roberto Aprile, è stato assolto dal Tribunale di Brindisi in secondo grado dall’accusa di aver occupato illecitamente il salone consiliare del Comune di Brindisi il 9 marzo 2011 insieme ad altre 29 persone

BRINDISI - Attività sindacale e non occupazione illecita. Il sindacalista del Cobas, Roberto Aprile, è stato assolto dal Tribunale di Brindisi in secondo grado dall’accusa di aver occupato illecitamente il salone consiliare del Comune di Brindisi il 9 marzo 2011 insieme ad altre 29 persone, i componenti di un comitato di disoccupati per alcuni dei quali la condanna è stata confermata o è passata in giudicato perché non è stato fatto ricorso.

Aprile, insieme al gruppo di dimostranti, che lamentavano principalmente la decisione della ditta di smaltimento dei rifiuti urbani, la Monteco, di assumere personale leccese piuttosto che attingere dai senza lavoro brindisini, si era recato in Comune per chiedere un incontro con l’allora sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti. Qualche giorno prima, l’1 e il 2 marzo del 2011 c’era stata un'altra protesta, presso i cancelli della ditta Monteco, per la quale tanto Aprile, quanto i 29 disoccupati sono a processo dinanzi al Tribunale di Brindisi per interruzione di pubblico servizio, violenza privata e continuata. La sentenza per questo giudizio è prevista per fine settembre. Intanto ieri la sentenza di assoluzione per Aprile che accogliendo le tesi dell’avvocato difensore, Mauro Masiello, ha riconosciuto il ruolo sindacale dello stesso.

“Una questione quasi simbolica quella del ricorso ad una condanna a 100 euro , ma che voleva dimostrare l’accanimento terapeutico contro una persona ed una significativa lotta dei disoccupati realizzata sul nostro territorio” ha commentato in una nota Aprile. “Il Tribunale di Brindisi – prosegue -   ha riconosciuto il ruolo sindacale di Aprile Roberto e il fatto che non era presente materialmente a quella protesta”.

“Ripercorrendo gli avvenimenti di allora – scrive il sindacalista -  dopo i 2 giorni  davanti alla Monteco dell’1 e del 2 Marzo 2011 la protesta si spostò  anche sul piano istituzionale. Nei giorni successivi ci fu una riunione all’assessorato del Mercato del Lavoro della Provincia dove alla presenza dell’allora assessore Enzo Ecclesie  e dell’architetto Fabio Lacinio del Comune di Brindisi fu riconosciuto il carattere illegittimo delle assunzioni che la Monteco aveva realizzato a Lecce e trasferito  a Brindisi. Il Comitato dei disoccupati  si spostò il giorno dopo ,9 Marzo 2011, al Comune per chiedere un incontro con l’allora sindaco di Brindisi, Mimmo Mennitti , portandosi nell’attesa nel salone di rappresentanza del Comune di Brindisi. Ricordiamo che nel corso degli anni il salone di rappresentanza  ha visto decine e decine di proteste, ma che solo in quella occasione ci fu l’utilizzo di reparti antisommossa per cacciare via i disoccupati . Nel corso dei mesi la situazione venne risolta con la decisione dell’allora sindaco di Brindisi, Mimmo Mennitti, che i lavoratori precari che andavano a sostituire personale Monteco in ferie o altro dovevano essere brindisini”.

“Adesso attendiamo la sentenza – conclude - prevista per il 30 Settembre 2014, per la protesta davanti allo stabilimento Monteco convinti che i disoccupati agirono allora in stato di necessità  e che i motivi della protesta erano ampiamente legittimi”.

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