Paura in centro: auto impazzita contromano sul marciapiede abbatte pali e cassonetti
A folle velocità, controsenso, sale sul marciapiede travolge pali della segnaletica e cassonetti dell'immondizia seminando panico tra i presenti, poi si dilegua perdendo la targa
BRINDISI – A folle velocità, controsenso, sale sul marciapiede travolge pali della segnaletica e cassonetti dell’immondizia seminando panico tra i presenti, poi si dilegua perdendo la targa. È accaduto nella notte tra sabato e domenica 13 marzo, su corso Garibaldi a Brindisi sotto gli occhi di un gruppo di ragazzini che sostava sul marciapiede, alle 3.30 circa.
Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, è ancora fresco il ricordo dell’uccisione di un 19enne di Brindisi travolto sul marciapiede da un’auto condotta da un giovane risultato positivo all’alcool test. E solo una settimana fa, sempre nella notte tra sabato e domenica, e sempre su corso Garibadi, un’altra auto fuori controllo ha abbattuto un palo della segnaletica, anche in questo caso il veicolo è finito sul marciapiede. Situazioni queste, che dovrebbero essere evitate, oltre che dagli stessi automobilisti, anche dalla presenza delle forze dell’ordine tutte nei luoghi della movida.
Sabato notte, come racconta un testimone, si sono vissuti momenti di tensione su corso Garibaldi, una delle strade principali del centro: sotto gli occhi di un gruppo di ragazzini un’auto ha imboccato la strada contromano sul marciapiede, per fortuna nessuno si trovava sulla traiettoria del folle automobilista, se non pali e cassonetti.
I giovani testimoni non hanno esitato a chiamare una pattuglia dell’istituto di vigilanza Ivri che in quel momento passava da quella zona, segnalando l’accaduto, la guardia particolare giurata si è subito accorta che l’auto impazzita aveva perso la targa, che ha raccolto e consegnato alla polizia. Un aiuto per indentificare il folle automobilista potrebbe arrivare anche dalle telecamere installate nella zona che potrebbero aver ripreso l'intera scena.
Quello che è stato accertato al momento è che l'auto è intestata a una donna di Trepuzzi (Le) ma che sabato sera era in uso al figlio, che quando i poliziotti l'hanno contattata non aveva ancora fatto rientro a casa.