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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

I 'ponci' della banda del carrozziere: dieci condanne fino a 6 anni e mezzo

Finti incidenti stradali, per dirla in gergo: "ponci", sistemi fraudolenti architettati per truffare le assicurazioni documentando anche lesioni mai patite. C'è anche riciclaggio.

BRINDISI - Finti incidenti stradali, per dirla in gergo: “ponci”, sistemi fraudolenti architettati per truffare le assicurazioni documentando anche lesioni mai patite. Il meccanismo, ritenuto il principale responsabile dell’aumento esponenziale dei premi assicurativi a carico degli automobilisti, a quanto pare era già consuetudine nel lontano 2006. Oggi sono state decise dal Tribunale di Brindisi in composizione collegiale dieci condanne a pene comprese tra nove mesi e sei anni e mezzo di reclusione, quattro assoluzioni e due sentenze di non luogo a procedere per prescrizione. E’ l’esito di un processo a carico di un gruppo di persone che avrebbe agito a Brindisi in un periodo compreso tra il 2006 e il 2008. Le indagini furono coordinate dalla procura di Brindisi e condotte dalla squadra mobile di Brindisi e dalla polizia stradale. L' accusa contestata a vario titolo sono le truffe assicurative e il riciclaggio. 

L’accusa è stata sostenuta dal pm Marco D’Agostino. La pena più elevata è stata inflitta a un ex carrozziere, Angelo Balestra. Sono stati ritenuti responsabili anche gli autori materiali dei finti incidenti stradali che avrebbero anche simulato, traendo in inganno i medici del pronto soccorso, lesioni personali mai subite. Tutto ciò al fine di ottenere gli indennizzi previsti dalle assicurazioni.

Il processo è iniziato nel 2010 si è concluso oggi anche con il riconoscimento di provvisionali di alcune migliaia di euro per le tre compagnie assicurative che si sono costituite parte civile. Ecco il verdetto: Angelo Balestra (44enne), 6 anni e 6 mesi; Lucia Sparaccio (37enne), 2 anni e 8 mesi; Giovanni Cannone (52enne) 4 anni; Fabio Vitale (44enne) 9 mesi; Teresa Tedesco (44enne) 6 mesi, pena sospesa e non menzione; Pasquale De Lorenzo (52enne) 5 mesi e 10 giorni, pena sospesa; Simona Campanelli (35enne) 5 mesi e 10 giorni, pena sospesa e non menzione; Luciano Balestra (43enne) 1 anno e 3 mesi; Cosimo Iazzi (40enne) 5 mesi e 10 giorni, pena sospesa e non menzione; Angelo Napoletano (38enne) 9 mesi.

I giudici hanno prosciolto per l'estinzione del reato Raffaella Savino (36enne) e Valentina D’Andrea (30enne), in ordine al reato contestato perché estinto per intervenuta prescrizione. Assolti Antonio Randino (28enne), Valeria Dalmateno (37enne) e Ugo Ugolini (39enne) per non aver commesso il fatto, e Ilaria Martucci (37enne) perché il fatto non sussiste. Il Tribunale (presidente Domenico Cucchiara) ha inoltre condannato Angelo Balestra al risarcimento del danno subito dalla compagnie Sia (3.870 euro) ed in concorso con Angelo Napoletano ai danni di Fata assicurazioni (3.870 euro). Pasquale De Lorenzo, Simona Campanelli, Luciano Balestra e Cosimo Lazzi condannati a risarcire la compagnia Ina Assitalia (3.870 euro).   

Le fonti di prova poste a base del teorema della pubblica accusa erano rappresentante dalle intercettazioni telefoniche. Gli accertamenti permisero di definire un elenco di incidenti tra auto e fra auto e moto ritenuti sospetti a partire dalle generalità dei conducenti. Parecchi erano parenti fra loro. Furono anche eseguite misure restrittive, nella seconda di tre retate consecutive sempre in materia di “ponci”.

Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Giuseppe Guastella, Ladislao Massari, Daniela D'Amuri, Gianpaola Gambino, Chiara D'Adamo, Loredana Massari. 

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