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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

“Anziana morta di stenti, cadavere in putrefazione”: nipote sotto processo

La Corte d'Assise ha disposto una perizia per accertare la capacità della donna di stare in giudizio

BRINDISI – Quando gli agenti della polizia locale  riuscirono a entrare nella camera da letto della villetta, trovarono “il cadavere di una donna in stato di putrefazione”. Aveva 77 anni, la pensionata. Per quella morte accertata nel 2015, è finita sotto processo la nipote, 42 anni, originaria di San Pietro Vernotico, ma residente da tempo in altro comune del Brindisino.

La perizia

L’imputata, difesa dall’avvocato Mauro Masiello, è stata rinviata al giudizio della Corte d’Assise del Tribunale di Brindisi, presidente Domenico Cucchiara, a latere Francesco Cacucci. La Corte ha disposto una perizia per accertare l’effettiva capacità di stare in giudizio dell’imputata, accogliendo una istanza presentata dal difensore. Le operazioni peritali sono iniziate nel pomeriggio di ieri (3 dicembre 2019).

E’ accusata di maltrattamenti e di abbandono di persona incapace, reati in conseguenza dei quali ci sarebbe stato il decesso dell’anziana, scoperto alla fine del mese di luglio di quattro anni addietro. A sostenere l’accusa al dibattimento è il pubblico ministero Paola Palumbo, sulla base degli esiti delle indagini, avviate all’indomani della scoperta della tragedia, su segnalazione di alcuni vicini di casa.

Le imputazioni

La nipote, stando a quanto contestato nel capo d’imputazione, avrebbe “maltrattato la zia con lei convivente, affidata alle su cure, relegandola a vivere in una stanza ubicata all’ultimo piano della villetta in cui la donna dimorava”.

Sono stati contestati l’”assoluto abbandono” perché la pensionata era costretta a letto “in pessime condizioni igienico-sanitarie” e l’omissione delle cure e dell’assistenza delle quali la donna necessitava. In particolare, il pubblico ministero ha contestato l’assenza di alimentazione, di igiene e di assistenza medica, non essendo la pensionata in grado di provvedervi da sola.

Il ritrovamento del cadavere

La zia sarebbe stata “ridotta in stato di cachessia estrema caratterizzato da atrofia delle masse muscolari, assenza di pannicolo adiposo, numerose piaghe decubito in regime lombo-sacrale e calcaneale bilaterale, tanto che in data 31 luglio 2015 ne veniva rinvenuto il cadavere”.

Il corpo senza vita venne trovato sul letto “privo di lenzuola, con segni di putrefazione in regione addominale e sulla bocca”. Il decesso sarebbe avvenuto nei giorni precedenti, “presumibilmente tra “il 26 e il 28 luglio” per “sfiancamento cardiaco acuto, con cedimento cardiocircolatorio terminale, quale conseguenza prevedibile di un grave quadro di miocardiocoronaropatia sclero-ipertensiva”.

Nel processo non ci sono parti civili. Il pm aveva indicato due prossimi congiunti dell'anziana come persone offese.

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