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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Botte all'amante della parente: arrestato a Malpensa il quarto indagato

Si tratta di Daniele Cavaliere, cugino dei fratelli Vito e Giuseppe Cavaliere, già arrestati insieme alla madre lo scorso 14 agosto per il pestaggio dell'amante della moglie di un detenuto, loro congiunto

BRINDISI – E’ stata arrestato anche il quarto indagato coinvolto nella vicenda riguardante il pestaggio dell’amante della moglie di un detenuto, da parte di congiunti dello stesso detenuto, avvenuto la notte del 3 agosto nel parcheggio del precampo di Brindisi. Si tratta del brindisino Daniele Cavaliere, 34 anni, cugino dei fratelli Vito e Giuseppe Cavaliere, rispettivamente di 19 e 26 anni, già arrestati insieme alla madre, Annunziata Antonicelli, 50 anni, lo scorso 14 agosto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Brindisi, Maurizio Saso. Lo stesso provvedimento restrittivo, in regime di domiciliari, venne emesso anche a carico di Daniele Cavaliere, che però ha trascorso un periodo lontano dall’Italia. 

Daniele Cavaliere-2

L’arresto è scattato ieri sera, al momento del suo arrivo presso l’aeroporto di Malpensa (Milano). L’esecuzione del provvedimento è stata curata dalla Polizia di Frontiera dello scalo aeroportuale milanese che ha agito su indicazioni della Squadra Mobile brindisina al comando del vicequestore Rita Sverdigliozzi, che ha condotto le indagini sfociate nell’emissione dell’ordinanza. Daniele Cavaliere deve rispondere del reato di tentato omicidio aggravato, dalla premeditazione, dai motivi abietti e futili e dall’aver agito con crudeltà. La stessa accusa è stata mossa anche ad Annunziata Antonicelli e ai figli. Quest’ultimi devono difendersi anche dal reato di rapina, per essersi impossessati dell’auto di proprietà della vittima, e minacce. 

L'interrogatorio dei fratelli Cavaliere e della madre

I quattro indagati, da quanto appurato dagli inquirenti, da tempo sospettavano che la moglie del detenuto avesse una relazione con un altro uomo. La sera del tre agosto si appostarono all’esterno del luogo di lavoro della donna e cominciarono a pedinarla fino a quando, dopo un passaggio datole da una collega, non salì a bordo dell’auto condotta dall’amante. I due poi si appartarono nel parcheggio del precampo, il cosiddetto campo nero, al rione Casale, dove sono stati sorpresi in atteggiamenti intimi. L’uomo è stato picchiato con calci, pugni e da quanto appurato dalla Mobile anche con un bastone.

Una cittadina che passava di lì per caso chiamò le forze dell’ordine. Una volta giunti sul posto, i poliziotti trovarono la vittima con il volto insanguinato. Dopo un primo ricovero presso l’ospedale Perrino di Brindisi, il ferito fu trasferito in un ospedale in provincia di Bari, con fratture al volto e contusioni al volto e al cuoio capelluto refertate con prognosi di 30 giorni. La moglie del detenuto, invece, non ha riportato ferite. 

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