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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Protesta a Restinco: "Gli ospiti ricevono tutte le cure mediche"

Incendiati materassi, nessun ferito. La nota di risposta della Prefettura

BRINDISI - Rivolta questa notte, 11 gennaio, intorno alle ore 3 al Cpr (centro di permanenza per il rimpatrio) di Restinco, dove gli ospiti hanno incendiato alcuni materassi nei lotti B e C. Una protesta, secondo le prime informazioni, nata a seguito della richiesta di alcuni migranti di avere assistenza medica, che si reiterava da settimane. Alcuni di loro non sarebbero in buone condizioni di salute e necessiterebbero di cure. Fortunatamente non si sono registrati feriti ma solo danni alle due strutture che ospitano circa 30 uomini di diverse nazionalità. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Brindisi per domare l'incendio. La questione è seguita dal prefetto di Brindisi, Carolina Bellantoni. 

La sorveglianza è affidata alla Questura per il coordinamento, con l'impiego di unità fornite da corpi militari. In attesa del ripristino dei luoghi, le persone che erano ospitate nelle stanze danneggiate sono state temporaneamente distribuite negli altri lotti. Non è la prima volta, del resto, che le tensioni all'interno del Cdr sfociano in proteste eclatanti. Nelle ultime settimane la situazione si è complicata ulteriormente a seguito anche della riduzione di ore lavorative settimanali (da 38 a 8,6 o 4) dei dipendenti della cooperaativa che gestisce la struttura. Basti pensare che gli stipendi si sono ridotti fino a 200 euro al mese, mandando sul lastrico famiglie che non riescono nemmeno più a pagare le bollette.

Per questo lo scorso 8 gennaio i lavoratori sono scesi in piazza Santa Teresa, davanti alla sede della Prefettura, supportati da Antonio Macchia, segretario generale della Cgil, per protestare contro i contratti applicati dopo il vecchio "decreto Salvini", che prevedeva la diminuzione del numero dei beneficiari nei centri di accoglienza con conseguente riduzione delle ore di lavoro per chi si occupava dell'assistenza.

La nota della Prefettura

La scorsa notte in due lotti del Cpr di Restinco si è sviluppato un principio di incendio, che grazie all’intervento delle Forze di polizia e dei vigili del fuoco è stato bloccato senza danni alle persone. 

A seguito  di una riunione di coordinamento interforze, subito convocata dal Prefetto per individuare le misure da attuare nell’immediato e nelle more dei lavori di ripristino dei  locali interessati dall’incendio, gli stranieri ivi ospitati saranno in parte trasferiti in centri analoghi di altre province in parte risistemati all’interno dei lotti della struttura di Restinco.

In relazione a talune circostanze riportate nelle prime ricostruzioni dell’episodio pubblicate nella mattinata odierna, si rende opportuno precisare che le persone trattenute nel centro ricevono tutte le cure mediche di cui eventualmente necessitano, sia all’interno della struttura che presso i presidi sanitari territoriali.

Inoltre la protesta avviata nei giorni scorsi riguarda i lavoratori dipendenti dalla cooperativa che ha assunto la gestione del Cara di Restinco -  che, come noto, è un centro di accoglienza per richiedenti protezione internazionale,  del tutto distinto rispetto al Cpr -  dove  si sono determinate le criticità segnalate, che non riguardano invece il Cpr.




 

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