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Cronaca

Stop extra cancellieri, Cgil: "Conseguenze su durata processi, si trovino i fondi"

“Il Tribunale di Brindisi – scrive la segreteria Fp Cgil - non fa eccezione in un sistema giudiziario che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello del Paese"

BRINDISI - “Lo stato di  grave inefficienza in cui versa  la pubblica amministrazione italiana  raggiunge  preoccupanti livelli  di guardia  nell’amministrazione giudiziaria dove si riesce a malapena a garantire l’erogazione dei servizi  ricorrendo al lavoro straordinario come normale strumento di organizzazione del lavoro”. Lo scrive in una nota Patrizia Stella, della segreteria territoriale della Funzione pubblica Cgil in merito allo stop agli straordinari per i cancellieri che operano al palazzo di giustizia di Brindisi che sta provocando il rinvio di tutte le udienze pomeridiane. La lettera è indirizzata al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, al presidente del Tribunale, Francesco Giardino, al dirigente amministrativo del Tribunale di Brindisi, Sergio Montanaro e all’ordine degli avvocati di Brindisi.

“Il Tribunale di Brindisi – prosegue - non fa eccezione in un sistema giudiziario che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello del Paese per poter attrarre investitori stranieri in un momento di particolare arretratezza per  l’economia del paese. La grave carenza di personale supportata da una dissennata politica di blocco delle assunzioni  rischia di paralizzare il sistema, così come la carenza di risorse economiche  e strumentali ne inficia la funzionalità rendendolo  un carrozzone troppo lento e prossimo al collasso.

Siamo di fronte a tagli che non apportano nulla in termini di maggiori risparmi  alla spesa pubblica ma che, al contrario,  generano un circuito vizioso   da cui scaturiscono maggiori  oneri  finanziari e  maggiori sprechi. Basta pensare al risarcimento dei danni per la irragionevole durata dei processi”.

“Milioni di euro sprecati , ogni anno – si legge -   che ben potrebbero essere utilizzati per  rimpinguare gli organici  e far funzionare meglio la macchina della giustizia (le ultime stime riportano 6000 carenze di organico a livello nazionale), dando anche una prospettiva occupazionale alle giovani generazioni in un paese che sconta tassi di disoccupazione allarmanti.

Né si può pensare che soluzioni tampone come il ricorso al lavoro straordinario retribuito solo in minima parte e riposo  compensativo per la rimanente parte  possano essere risolutive poiché si tratta di  espedienti che  complicano  il quadro di riferimento anziché semplificarlo.

Così come è inconcepibile sopperire alla grave carenza di organico con il ricorso a convenzioni con gli enti locali per l’utilizzazione di personale in quiescenza che  oltre a non apportare alcun contributo risolutivo al problema ritardano di fatto la rimodulazione delle piante organiche  e l’immissione  di  nuova forza lavoro”.

“E’ di tutta evidenza – conclude -  che quei 5.426 euro stanziati per remunerare il lavoro straordinario al Tribunale di Brindisi  si traducono, di fatto,  in un problematico ulteriore rallentamento dell’attività istituzionale andando a compromettere diritti fondamentali tra cui quello di avere un sistema giudiziario celere ed efficace.

La Fp Cgil invita infine i destinatari della lettera, ognuno per le proprie competenze, ad attivarsi  per  garantire il regolare svolgimento delle udienze presso il Tribunale di Brindisi garantendo da una parte i diritti e le tutele contrattuali del personale dipendente e dall’altra il diritto dei cittadini  ad una ragionevole durata del processo.

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